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L’influenza, spiacevolissimo ricordo dell’inverno appena passato… Questo termine deriva dal latino medievale influentia a sua volta derivato dal verbo latino influere cioè scorrere dentro, insinuarsi, introdursi. Influenza oltre a significare azione degli astri sul destino, capacità d’influire sulle convinzioni e sulle opere altrui, entrò nella terminologia medica come espressione di malattia infettiva, contaggio, epidemia fin dalla metà del ‘300.
Nella sua opera dal titolo Cronica (1363) il fiorentino Matteo Villani scrive : “Da questa aria venne un’influenza, che poco meno che tutti i corpi umani della città e del contado di Firenze e delle circostanti vicinanze fece raffreddare”.1
Il senso attuale della parola risale più precisamente al 1743 quando un’epidemia chiamata esplicitamente influenza, si diffuse dall’Italia a tutta l’Europa, portando tra l’altro, oltre ai virus, anche il termine influenza nel lessico inglese, francese e tedesco.
L’epidemia più grave è stata quella del 1918-1919, chiamata spagnola perchè iniziata in Spagna. Secondo calcoli approssimativi essa avrebbe provocato in varie parti del mondo oltre 20 milioni di morti, in Italia 400 000.
Altre influenze storiche di brutto ricordo : quella chiamata asiatica del 1957, iniziata in Cina e giunta poi in Giappone, Europa, Africa e infine America, e quella del 1968 iniziata a Hong Kong e arrivata poi un pò in tutto il mondo.
“Cet air apporta une grippe qui fit refroidir presque tous les corps humains de la ville et du comté de Florence”.