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L’isterectomia è attualmente tra gli interventi più diffusi, soprattutto nei paesi
occidentali, con frequenza variabile da 2 ogni 1000 donne all’anno in Svezia a
5 ogni 1000 donne all’anno negli Stati Uniti
Come in ogni intervento chirurgico anche nell’isterectomia ci sono dei rischi
(legati sia alle procedure anestesiologiche che alle tecniche chirurgiche) e ci
possono essere delle complicanze; va quindi sempre valutato il rapporto
rischio/beneficio prima di decidere l’intervento. Durante l’intervento ci possono
essere (in meno del 5% dei casi) sia lesioni delle vie urinarie (legate in genere
a malformazioni congenite o a retrazione degli organi conseguenti a
infiammazioni precedenti) che perdite di sangue che possono comportare un
certo grado di anemia. Nel post-operatorio in alcuni casi si possono verificare
infezioni della ferita chirurgica e infezioni delle vie urinarie legate anche all’uso
del catetere vescicale, e le perdite di sangue vaginali (normali per qualche
giorno) potranno persistere anche per settimane a causa di anomalie della
cicatrizzazione; in questi ultimi casi sarà necessario farsi visitare dal
ginecologo, che eventualmente potrà eseguire una adeguata terapia.
Il tempo medio di convalescenza varia da 5 a 8 settimane.
Durante questo periodo si consiglia di astenersi:
• dall’eseguire lavori domestici pesanti (stirare, passare l’aspirapolvere,
sollevare oggetti pesanti ecc.)
• dal praticare attività fisica in palestra
• dal nuotare ed andare in bicicletta
• dal praticare il giardinaggio e l’orticultura
• dall’avere rapporti sessuali
è consigliabile almeno nei primi giorni non guidare l’automobile ma farsi
accompagnare da una seconda persona.
Ciao!