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magicokit.
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10/11/2004 alle 15:36 - Views: 44 #9174::
Mi è stata diagnosticata una ipertrofia dei turbinati con una conseguente rinite causata da fattori climatico-ambientali (l’aria di Milano non è certo pulita). Tralascio per semplicità tutti gli effetti colleterali ed i problemi che si sono manifestati. L’otorino mi ha ovviamente consigliato l’intervento chirurgico con il laser per ridurre il volume dei turbinati. L’unica questione che mi è rimasta irrisolta (e sulla quale il medico è stato un po’ evasivo) è che cosa accadrà nel mio naso dopo l’intervento. Mi spiego meglio: la mia patologia si è manifestata dopo alcuni mesi che mi sono trasferito a Milano, per cui ho il timore che continuando a vivere in un ambiente congestionato il problema si possa ripresentare in futuro magari in forme diverse o più gravi.
11/11/2004 alle 12:48 - Views: 48 #9169::Caro amico i
turbinati inferiori molto frequentemente sono causa di ostruzione nasale a causa del loro ingrandimento volumetrico (ipertrofia) per cause specifiche (rinite allergica) o per cause aspecifiche come variazioni del macroclima (temperatura e umidità) e del microclima (aria condizionata, riscaldamento, fumo), malattie sottostanti (ipotiroidismo), variazioni ormonali (periodo mestruale, gravidanza), cause meccaniche (deviazioni del setto nasale), impiego di certi farmaci (antidepressivi, anti-ipertensivi).
Questo gruppo di affezioni nasali aspecifiche è meglio noto con i termini di riniti aspecifiche, extra o pseudoallergiche e riniti vasomotorie.
Quando queste cause agiscono da un certo tempo l’ostruzione nasale diventa irreversibile, più accentuata la notte (la posizione sdraiata favorisce una ulteriore congestione dei turbinati) e può accompagnarsi ad altri sintomi nasali: rinorrea (naso che cola), starnutazione, prurito nasale, iposmia (diminuzione di olfatto), e a sintomi “extranasali” (cefalea, algie cranio-facciali, russamento e apnee notturne). Una concomitante ipertrofia dei turbinati medi può restringere gli spazi di comunicazione tra fosse nasali e seni paranasali (meati medi) e predisporre alla comparsa di sinusiti.
Le persone affette da “naso chiuso” da ipertrofia dei turbinati inferiori spesso ricorrono all’utilizzo di spray nasali vasocostrittori per migliorare la respirazione, ma con un beneficio solo transitorio ed un successivo ulteriore peggioramento per il sopraggiungere della rinite medicamentosa.
La terapia medica può risolvere le forme più lievi di ostruzione nasale da ipertrofia dei turbinati e può controllare bene gli altri sintomi nasali (prurito, starnutazione, rinorrea).
Nei casi di ostruzione nasale più marcati la terapia medica non è efficace e si ricorre alla chirurgia, che ha lo scopo di ridurre il volume dei turbinati ipertrofici e quindi creare più spazio al passaggio dell’aria.
In casi selezionati si possono utilizzare metodiche minimamente invasive quali le radiofrequenze o il laser a diodi che consentono un intervento in anestesia locale.
Negli altri casi e in quelle situazioni in cui l’eccessivo volume dei turbinati inferiori è parte di una situazione di ostruzione nasale più complessa (deviazione del setto e/o della piramide nasale, deficit valvolari, poliposi naso-sinusale) si impiega la chirurgia tradizionale, in anestesia generale in Day Hospital o con una notte di ricovero.11/11/2004 alle 14:48 - Views: 43 #39711/11/2004 alle 15:56 - Views: 44 #9170::Molte grazie per la risposta. Adesso la situazione è molto più chiara; il mio caso è perfettamente descritto nelle sue parole. Tuttavia mi rimane aperta ancora una domanda. Esiste la possibilità (e se sì in che percentuale) che una volta ridotto il volume dei turbinati, trattandosi di una patologia causata da variazioni del macro-clima, l’ipertrofia si ripresenti nuovamente?
12/11/2004 alle 09:24 - Views: 45 #917112/11/2004 alle 12:37 - Views: 45 #917215/11/2004 alle 07:25 - Views: 44 #9173 -
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