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Per quanto riguarda la dieta non sono necessarie restrizioni particolari, ma è importante seguire abitudini alimentari costanti, evitando
accuratamente eccessi per quanto riguarda l’assunzione sia di cibo sia di bevande alcoliche (che possono essere assunte ma con moderazione).
Bisogna ricordare di evitare di consumare grandi quantità di alimenti ricchi in vitamina K, ma molto più importante è la COSTANZA della dieta:
infatti è possibile dosare l’anticoagulante per ottenere un buon controllo della coagulazione anche in presenza di alimenti ricchi di Vitamina K, ma se
un giorno ne mangiamo molti ed un giorno pochi, si possono avere pericolosi “sbalzi” della attività coagulativa.
Anche l’alcool è in grado di modificare la composizione del sangue e quindi l’azione degli anticoagulanti orali.
La vitamina K introdotta con la dieta è fornita principalmente dal filochione delle piante; è chiaro quindi che, sono i vegetali verdi ad avere il
massimo contenuto di vitamina K. Le altre pochi fonti significative più comunemente presenti nella nostra dieta sono la carne di maiale, il fegato e gli
oli vegetali.
Ti riporto di seguito, per comodità, il contenuto in Vitamina K di alcuni dei più comuni alimenti.
CARNI
petto di pollo basso
fegato di maiale alto
fegato di manzo alto
filetto di maiale basso
prosciutto basso
pancetta basso
carne macinata basso
UOVA E LATTICINI
uova basso
formaggi medio
latte scremato basso
GRASSI (tranne soia)
olio basso
burro basso
FRUTTA
arance basso
banane basso
fragole basso
mele basso
pere basso
VERDURA
asparagi medio
broccoli alto
cavolfiori alto
ceci alto
pomodori basso
patate basso
cime di rapa alto
spinaci alto
fagiolini basso
verza medio
lattuga medio
mais basso
BEVANDE
caffè medio
tè verde alto