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PER MUSICMAGIC: non so da cosa derivi la tua scarsa stima per gli psichiatri, che rappresentano una categoria specialistica preziosa ed insostituibile nella pratica clinica, data l’enorme diffusione delle patologie neuropsichiatriche.
Nella fattispecie, i farmaci con cui è trattato il bipolarismo di Andradavaly sono DA MANUALE, e rappresentano spessissimo strumenti INDISPENSABILI per la qualità di vita del pz, quindi il definirli “bomba”, oltre che poco corretto professionalmente, denota, a mio parere, una scarsissima conoscenza della materia, che dovrebbe quindi limitare il pronunciarsi a tal proposito.
Il desiderio di maternità della nostra amica è fisiologico, ma SOLO consigliandosi con il suo psichiatra potrà prendere una decisione valida sull’eventuale modulazione della terapia a tal fine.
Per ultimo, ma certo non per importanza, ti vorrei ricordare che, anche se, come tu dici, non sei iscritto all’Ordine professionale, se esprimi giudizi sanitari, sei comunque tenuto al massimo rispetto per l’operato dei medici che lavorano attivamente e concretamente in ambito clinico.Infine, esprimendoti come hai fatto, hai infranto alcune delle leggi FONDAMENTALI del nostro forum: suffragare ogni affermazione con documentazione scientifica valida, e non mettere mai, nemmeno velatamente, il paziente “contro” il proprio medico!
Ciao!
PER ADRANDAVALY: la terapia che stai seguendo è, in genere, una delle più valide: gli effetti sul peso corporeo possono tranquillamente essere vinti con un opportuno programma igienico-dietetico, e l’ eventualità di un aggiustamento della terapia per una gravidanza va discusso con il tuo psichiatram, che senz’altro ti ascolterà accogliendo e rispondendo al meglio alle tue richieste.
Ciao!
Caro Carter un lungo e vecchio discorso, ti rimando quindi a Freud o al più recente Thomas Szasz, nessun pregiudizio verso nessuno. Del resto più volte ho avuto occasione di far presente che, sebbene laureato in medicina, non sono un medico. Ciò detto, le leggi di questo forum credo prevedano anche espressioni, non già personali, ma suffragate da fatti oggettivi: iniziamo con dire che gli psichiatri non sono medici, e per questo –forse- spesso non tengono conto del rapporto rischio / beneficio dei farmaci che prescrivono al solo fine di perseguire un determinato disturbo. Poco importa loro dei danni organici di tali sostanze, proseguendo con tentativi: ‘non funziona questa molecola? Ok passiamo ad un’altra’.. in uno stillicidio di pesanti agenti che in molti casi non sappiamo neanche su quali recettori interagiscono e come. Il caso de quo è che la paziente deve stare lontana da una gravidanza a causa dei farmaci. Ma molto altro ci sarebbe da dire, il suggerimento di rivolgersi ad un neurologo (egli davvero medico) non mi pare un’eresia. Anzi, giro la domanda: cos’hai contro i neurologi?
Ciao
Simone@mucismagic
Credo che ti stia confondendo: lo psichiatra è un medico laureato in medicina e chirurgia (la desinenza “iatra” indica sempre un medico e deriva dal greso “iatròs”) e con la specializzazione in psichiatria.
Forse intendevi dire uno psicologo. Lo psicologo infatti non è un medico, ma è un laureato in psicologia.
Quindi lo psicologo non è abilitato alla prescrizione, mentre lo psichiatra si.Il neurologo è un medico chirurgo specializzato in neurologia, e si occupa delle malattie “fisiche” dei nervi periferici e del sistema nervoso centrale (tumori, nevriti, malattie muscolari ecc. ecc.).
Ciao!
la desinenza “iatra” la ricordo, anche se sono passati + di 15 anni! Credevo che la mia affermazione metaforica fosse capita: lo psichIATRA è un medico che, però, di medicina generale ha lasciato ogni frammento. Anche un pedIATRA è un medico ma non solo sulla carta, nel quotidiano svolge comunque attività di medicina interna o chirurgica, come il geriatra, l’ottorino, e via dicendo. La categoria psichiatrica (che recentemente in un convegno nel Texas si è messa in discussione proprio in ordine alle terapie psico-farmacologiche – Lancet)è lontana dalla medicina ufficiale anche se hanno il ‘pezzo di carta’ Saluti
SimoneRitengo pericolosamente sorprendente come vengano espressi giudizi infondati, generici, inconcludenti e quindi “minatori”, da parte di persone che pensano di poterlo fare solo perchè hanno qualche ricordo di studi medici, i quali, pur fondamentali, sono ben lontani dall’essere LA MEDICINA che, come tutte le arti, non può prescindere dalla pratica clinica.
Chi non ha mai praticato la professione, non dovrebbe esprimere giudizi sull’adeguatezza/pericolosità di un farmaco, perchè, al di là delle indicazioni da scheda tecnica, è soprattutto l’esperienza pratica personale (confrontata con le evidenze scientifiche)a guidare la scelta terapeutica.
Affermare che alcuni farmaci (N.B.: con i farmaci non si “perseguono” i disturbi, ma casomai si trattano!)provocano “danni organici” è terroristicamente e qualunquisticamente generico e non esatto, perchè va sempre valutato il rapporto costo/beneficio terapeutico, e questo solo un CLINICO può farlo in scienza e coscienza!
I neurologi hanno tutta la mia stima, sono collaboratori preziosi, ma almeno quanto gli psichiatri, soprattutto se si tratta di disturbi non organici ma funzionali.Caro Carter, ormai sono parecchi anni che leggo le tue risposte e ho sempre notato grande competenza, quindi questo scambio di opinioni senz’altro mi arricchisce in quanto io ho solo il “foglio di carta” e se mi mettessi ad esercitare andrei in galera! Tu da quanto ho intuito sei a tutti gli effetti un medico. Detto questo respingo quando parli di terrorismo gratuito derivante da studi di 15 anni fa. Quando dico delle cose non è per vaghi ricordi universitari ma perché, pur avendo scelto tutt’altra professione, sono in stretti contatti d’amicizia con medici ospedalieri tra cui anche psichiatri. Mi piace tenermi informato ed aggiornato. Le opinioni vanno rispettate: ad es. se ho da fare una ‘cura canalare’ preferisco un medico chirurgo odontostomatologo anziché un odontoiatra. E magari anche questo non ti piace … Ad ogni buon conto di tutto questo credo interessi ben poco all’utente che si è rivolto al forum.
Con stima
SimoneCara Sara, sei epilettica? Allora il Depakin se lo prendesse chi te l’ha dato! Ormai hanno diffuso da tempo la notizia non provata che gli antiepilettici sono anche stabilizzatori dell’umore, casomai, fosse così, stabillizzano verso il ‘basso’… comunque l’importante è crederci, per questo esistono gli studi in doppio cieco: spesso i pz che assumono acqua distillata reagiscono meglio rispetto al farmaco con il principio attivo. Peccato però che i sigg. psichiatri quando prescrivono molecole pesanti come antiepilettici, neurolettici, e molto altro non si preoccupano, allo stesso tempo di dare un’occhiata al fegato ovvero esami ematochimici (AST, ALT, GGT) e a volte ci scappa la cirrosi.
Ciao
SimonePER MUSICMAGIC: questo tuo post si commenta da solo, mettendo fimnalmente allo scoperto che, come gli ignoranti, pensi di sapere molto quando in realtà non sai quasi nulla.
Come ti permetti di scrivere cose come quelle sugli studi in doppi cieco (ne hai mai VERAMENTE letto uno??), e come ti permetti di eprimere giudizi sull’operato di medici che basano nil loro lavoro su acquisizioni scientifiche ormai consolidate, solo perchè a te non sembrano corrette? E come ti permetti di giudicarle come hai fatto, mettendo apertamente il paziente contro il proprio curante, insinuando tra l’altro il dubbio di imperizia?
Come moderatore, ti avviso che il prossimo post di questo tono, o che contenga tue personali opinioni non supportate da evidenze scientifiche valide spacciate per verità assolute, sarai BANNATO DAL FORUM!
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