• Questo topic ha 6 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni fa da lorenzo1974.
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  • #12178
    lorenzo1974
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      Buongiorno,
      Le scrivo per avere dei chiarimenti in merito a quanto sotto riportato.
      Mia sorella di anni 30, circa 15 giorni fa, subito dopo una forte influenza ed una cura a base di antibiotici ha iniziato ad avere dolori muscolari ed un senso di stanchezza generale.
      Dopo aver accusato dolori sempre più forti è stata ricoverata all’Ospedale di San Giovanni Rotondo.
      In circa 15 giorni hanno eseguito i seguenti esami: ECG, Elettromiografia,radiografia del torace, ecografia e prelievo giornaliero del sangue.
      Dalle analisi del sangue è risultata una cpk elevata circa 5000, mentre gli altri esami hanno dato esito negativo.
      Ieri i dottori hanno effettuato una biopsia muscolare per capire meglio qual’è la causa del dolore ai muscoli di mia sorella.
      Non le nascondo che sono molto preoccupato.
      Ieri è stata dimessa senza una diagnosi certa perchè ci vogliono circa 20 giorni per avere i risultati della biopsia ma nel frattempo i medici le hanno prescritto il Tachidol da prendere due volte al giorno.
      Mia sorella ieri mi ha riferito che le gambe le sente un pò meglio rispetto a quando è stata ricoverata ma comunque sente ancora il senso di stanchezza generale.

      Gradirei sapere qual’è il suo parere medico e se c’è dell’altro che possiamo fare per ridurre i tempi di diagnosi?

      Ringraziandola sin d’ora per la sua disponibilità porgo cordiali saluti.

      #12173
      anonymous
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        Il CPK (CreatinFosfoKinasi) è un enzima contenuto all’interno delle cellule muscolari. Un aumento dell’enzima è sempre legato alla necrosi (morte) di un certo numero di cellule muscolari. Spesso si osservano modesti aumenti del CPK in seguito a sforzo fisico (palestra, attività sportiva in genere). Un aumento così deciso pero’ fa pensare ad un evento sistemico e cioè che coinvolge tutti i muscoli, con una necrosi cellulare muscolare ben evidente.
        Ci sono molte malattie muscolari che possono provocare questa situazione, ma la maggior parte sono malattie congenite.
        Nel caso di tua sorella, potrebbe trattarsi di qualche reazione legata alla terapia intrapresa.
        Sai dirmi che antibiotici ha preso? Per caso stà effettuando terapie per abbassare il colesterolo?

        Ciao!

        #12174
        lorenzo1974
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          Per 4 giorni ha preso velamox, per tre settimane ha preso clavulin e poi OKI come antifiammatorio.
          Grazie mille

          #1805
          sanmag
          Amministratore del forum
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            #12175
            anonymous
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              Nesusno dei farmaci che riporti puo’ avere una rabdomiolisi come effetto collaterale.
              A questo punto credo possa trattarsi di una Miosite acuta benigna:

              il quadro clinico più comune comprende una fase iniziale con sintomi respiratori (mal di gola, febbre, tosse ecc.) o, più raramente, gastroenterici che durano 1-7 giorni; risolta questa, compaiono delle gravi mialgie (dolori muscolari) che determinano una disfunzione dei gruppi muscolari coinvolti. Il coinvolgimento muscolare è simmetrico ed i muscoli interessati sono tesi, duri ed edematosi. Poiché più frequentemente sono coinvolti i muscoli dei polpacci e delle cosce, il paziente può camminare con fatica, o deambulare solo sulle punte. I riflessi tendinei profondi sono conservati, anche se a volte non facilmente evocabili. La sintomatologia muscolare in genere si risolve in pochi giorni, più raramente in alcune settimane. Il dato caratteristico è una <b>elevazione degli enzimi muscolari (CPK) fino a 50-60 volte il valore normale.</b> I reperti istologici non sono specifici: modificazioni degenerative delle fibrocellule muscolari, fino ad una necrosi massiva con importante infiltrato infiammatorio intrafascicolare di PMN e una minima infiltrazione perivascolare, oppure edema e necrosi coagulativa con infiltrato di cellule mononucleate. Quindi non è detto che l’esame istologico consenta una diagnosi precisa. Nelle forme più tipiche la diagnosi è abbastanza agevole anche solo con un’attenta valutazione clinica e anamnestica. La diagnosi è supportata dal riscontro di un aumento degli enzimi muscolari serici, con CK fino a 50-60 volte il valore normale. La terapia è solo sintomatica visto che il trattamento cortisonico in genere è solo apparentemente efficace.

              Ovviamente questa è solo un’ipotesi “a distanza”: segui con tranquillità i consigli dei medici che la seguono.

              Ciao!

              #12176
              lorenzo1974
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                Quindi Lei dice che i dottori meglio valutando la situazione potrebbero già darle il cortisone per eliminare l’infiammazione?
                Se la risposta è si, allora potremmo anche non aspettare la biopsia e fare una visita da un neurologo che prescriva i medicinali?
                Che ne pensa?
                La ringrazio per la disponibilità.
                Buona giornata.

                #12177
                anonymous
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                  In realtà il trattamento cortisonico è SOLO APPARENTEMENTE efficace nel senso che si è visto che non migliora significativamente il decorso della malattia che, generalmente regredisce spontaneamente e senza alcuna terapia specifica.
                  Il mio consiglio è quello di non avere fretta, anche perchè bisogna prima arrivare ad una diagnosi precisa (la mia , come detto, è solo una ipotesi “a distanza” e non puo’ certo sostituirsi ad una diagnosi fatta dai medici che hanno visitato tua sorella).
                  Una volta fatta la diagnosi, si procederà con la cura piu’ adatta.

                  Ciao!

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