#7641
franz1975
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    Buonasera,
    da ormai 11 giorni mio padre (un uomo di 70 anni) è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Terni a causa di una grave forma di polmonite (definita dai medici polmonite ARDS) causata da intossicazione da farmaco Cordarone.

    L’assunzione di questo farmaco è stata prescritta dal cardiologo, per contrastare una forma di fibrillazione adriale (non particolarmente grave) di cui mio padre soffre ormai da qualche anno.

    I medici del reparto affermano che il quadro radiologico è molto impegnato (nonostante siano trascorsi 11 gg dal ricovero), mentre dal punto di vista clinico i valori sono nella norma vista la gravità della situazione.
    Mi viene ripetuto che le condizioni sono “stabili” senza importanti segnali di migliroamento respiratorio.

    Mio padre è sedato ed intubato e visto il perdurare delle diffocltà respiratorie mi prospettano una tracheotomia per cambiare il metodo di ventilazione.

    E’ possibile che per una polmonite di questo tipo si renda necessario un intervento ospedaliero cosi’ aggressivo per un tempo cosi’ prolungato e senza importanti segnali di miglioramento?

    E’ possibile che la sola ‘ventilazione’ assistita possa nel tempo recuperare una situazione che appare a noi familiari disperata?

    Vi ringrazio anticipatamente per le vostre cortesi risposte,

    Francesco.