#7578
giulia-bl
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    Gentile dottore,
    è la prima volta ke scrivo su un forum di medicina, dopo essere stata in cura da qualche psicologo, psichiatra e contemporaneamente seguita da un sert da circa 4 anni. Le descrivo in breve la mia storia e la ringrazio anticipatamente x l’accurata attenzione.
    Mi chiamo Giulia ed ho 21 anni, da quando ne avevo tredici ho cominciato ad addentrarmi nel tragico mondo delle sostanze stupefacenti, usando (anzi, abusando enormemente) nell’ordine di: hascish, erba, cocaina, exstasy, oppio, ketamina, anfetamina ed infine ho conosciuto la mia dolce metà, l’eroina. All’età di 18 anni, allo stremo delle forze (sia fisiche ma soprattutto psicologiche), i miei genitori mi convincono ad entrare in una comunità semiresidenziale con risultati fallimentari e poi in cura in un sert. Lì inizio a prendere il metadone (ovviamente in sostituzione dell’ astinenza da eroina), ma nonostante ciò continuo a drogarmi cm una matta. Nessuno riusciva a spiegarsi questo mio comportamento autodistruttivo al massimo, accompagnato da atti di autolesionismo al limite della follia, nonostante alle spalle avessi una famiglia straordinariamente unita ed affiatata, con una situazione economica da favola e che non mi ha mai fatto mancare nulla ancora oggi. Quindi il sert mi manda da una psicologa, che a sua volta, notando qualcosa che non andava, mi manda da un psichiatra che, dopo un paio d’anni mi diagnostica un “grave disturbo della personalità di tipo borderline con debilitante disturbo del comportamento alimentare ed abuso di sostanze stupefacenti” (faccio presente che in alcuni periodi dimagrivo paurosamente ed in brevissimo tempo). A fronte di questa diagnosi inizio tale cura: fluoxetina 20mg 2cp, seroquel 400mg a rilascio prolungato 2cp, depakin chrono a rilascio prolungato 300mq 2cp, stilnox 2cp la sera x dormire ed al bisogno lexotan 3mg cp o tranquirit gtt. Oltre questa terapia ho preso anche Elontril ma non ricordo in quale circostanza (ho preso talmente tante cose che ho una confusione enorme [V]). Inutile dirle che tutto ciò non ha funzionato anzi, usavo i farmaci come droga ed ho ulteriormente peggiorato la mia già disperata situazione. Essendosene accorto anche il mio psichiatra ed il sert che tutto ciò non andava e che la mia discesa x toccare il fondo era quasi terminata, mi dicono ke la mia unica via d’uscita è una clinica psichiatrica e disintossicante. Entusiasta di aver trovato una soluzione definitiva a tutto questo, faccio la valigia e mi presento lì. Epilogo? Sono scappata in lacrime dopo qualche ora.
    Beh ora la mia condizione è questa: sono dipendente da cocaina (ho sostituito la mia dolce metà), il mio disturbo borderline è degenerato ed ho delle crisi paurosamente debilitanti per me ma anche per chi mi sta vicino, con urla disumane accompagate da capocciate al muro, strappamento di capelli, tagli, vomito (e mi fermo qui perchè il resto è veramente imbarazzante), aggiungo solo che il 15 d’agosto durante una delle mie crisi ho tentato di buttarmi giù dalla finestra, e ringraziando non so quale santo il mio ragazzo (il mio angelo direi) è riuscito a riprendermi x un pelo.
    In conclusione vorrei dirle che non ho assolutamente ne la voglia ne la forza di ricominciare una terapia a lungo termine, ma ho assolutamente bisogno di un farmaco che plachi in maniera quasi immediata le mie crisi, xkè sono certa che tra qualche tempo succederà l’inevitabile, ed ho una paura folle di ciò. Ora prendo lexotan 3mg in quantità industriali, ma le assicuro che non mi fa una mazza (mi perdoni l’espressione). Lei cosa mi consiglia in modo da poterlo proporre al mio psichiatra? xanax, valium, rivotril? oddio non so la prego mi aiuti HO URGENTE BISOGNO DI UNA RISPOSTA.
    Un grazie infinito.
    Giulia BL