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    phidias81
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      Salve, mi trovo al momento in Romania dove rimarro per altri mesi, e dove ho effettuato una gastroscopia in seguito a dei dolori addominali.
      Il risultato è stato questo (spero che la traduzione tecnica dal rumeno sia comprensibile): “Esofago: Linea Z in dissolvenza, dissolvenza, normal situata. Piccola isola di Esofago di Barrett con diametro di circa 8mm. Stomaco: Mucosa con pieghe morbide, si distende normalmente all’insufflazione, erosioni puntiformi coperte di ematina e macchie emorragiche disseminate a livello antrale, edema ed eritema mucoso moderato al livello dell’antro e del corpo. Reflusso biliare presente. Senza sangue nel lago gastrico né stigmate di sanguinamento. Duodeno: Bulbo duodenale normale fino a D II. DG: MRGE, Esofago di Barrett insulare, Gastrite cr emorragica, HDS (emorragia digestiva superiore) Forrest IIC”
      Il problema principale della diagnosi però è che non mi è stata presa nessuna biopsia. Cercando su internet invece mi è sembrato di capire che se ne sarebbero dovute prendere almeno due: una per verificare la presenza dell’Helicobacter Pylori, e l’altra per poter dare una diagnosi sicura dell’Esofago di Barrett.
      La dottoressa mi era sembrata molto professionale e sicura, però adesso dubito della sua diagnosi.
      1) Sarebbe quindi meglio ripetere la gastroscopia e prendere le due biopsie?
      2) O posso evitare, e magare fare solo l’esame dell’ H. P. dalle feci tralasciando l’esofago di Barrett visto che è molto piccolo (se confermato)?
      3) Come referto della gastroscopia mi è stato rilasciato solamente un foglio stampato, senza alcuna immagine. E’ normale?
      4) Cosa significa Forrest IIC?
      5)Qualora dovessi ripetere la gastroscopia, dopo quanto tempo dalla fine della cura? Ho letto nei foglietti informativi che alcune di queste medicine (inibitori pompa protonica) potrebbero mascherare dei sintomi, e su internet si trovano suggerimenti da 1 settimana fino a 4. Io vorrei rifarla il prima possibile, ma ovviamente essendo sicuro che il risultato non sia falsato.
      6) Potrebbero esserci problemi nel ripetere la gastroscopia dopo un breve intervallo di tempo?
      Inizialmente erano concentrati in una zona a circa due centimetri a destra dell’ombelico e che si estendevano alcuni centimetri al di sopra di questo punto. Dopo alcuni giorni si sono intensificati anche nella zona del plesso solare. Nella prima settimana sono stati intensi e localizzati. Avevo anche gonfiore di stomaco, infiammazione di alcuni linfonodi (visita ed eco ok), in particolare sotto il mento, molta aria nello stomaco che mi faceva ruttare molto, nausea, ed andavo molte volte al bagno, ma con una consistenza normale. A volte gli episodi erano accompagnati da tachicardia e respiro corto, che migliorava dopo la defecazione. Questo in particolare la prima settimana, dopodichè i sintomi si sono alleviate spontaneamente ma non spariti, ed il dolore trasformato in fastidio, e meno localizzato in aree definite.
      Dopo la gastroscopia e la diagnosi ho iniziato una cura con esomeprazolo 40mg, domperidon 10mg e subcitrato di bismuto (un mese), che ha migliorato senza risolvere completamente i fastidi addominali, che si sono ripresentati anche a fine trattamento. Oltre a dolori temporanei sparsi, continuo ad avere un fastidio nel plesso solare ed a circa 2-3 cm a destra del plesso solare.
      7) Potrebbe essere anche qualcosa a che fare con il fegato visto che è nella parte destra dell’addome, anche se vicina al centro?
      Ho fatto anche ecografia dell’addome ed alcune analisi, in cui non sono stati riscontrati problemi.
      Grazie per l’aiuto e per il tempo dedicatomi.
      Buona giornata!

      #7930
      sanmag
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        Gli aspetti importanti della tua situazione sono 2: la presenza di lesione sanguinante e l’esofago di Barrett.

        La classificazione di Forrest, si riferisce alla lesione sanguinante e con il grado IIc, dovresti essere ricoverato in reparto di medicina ed effettuare le opportune terapie:

        Classifcazione di Forrest:
        Ia Sanguinamento a getto
        Ib Sanguinamento a nappe
        IIa Vaso visibile su fondo dell’ulcera
        IIb Coagulo adeso su fondo dell’ulcera
        IIc Chiazza di ematina su fondo dell’ulcera
        III Ulcera con fondo fibrinoso

        Line a guida:
        classe III no ospedalizzazione;
        classi IIb e IIc ricovero in reparto di medicina,
        classe Ia, Ib, IIa emostasi endoscopica e terapia intensiva.

        L’altro aspetto, l’esofago di Barrett è molto importante (forse più della lesione sanguinante) perchè si tratta di una lesione pre-cancerosa e deve essere trattata opportunamente e soprattutto cronicamente.

        La biopsia è indispensabile per confermare la diagnosi, ma può essere fatta in un secondo momento. Ora è necessario curare la lesione sanguinante.

        Direi che al momento la cosa migliore da fare è continuare e portare a termine la terapia che ti è stata data per poi ripetere la gastroscopia, confermare (o no) la diagnosi di esofago di Barrett e sulla base dei risultati decidere come proseguire.

        Rivolgiti al tuo medico curante!

        #7933
        phidias81
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          Grazie per la risposta. In realtà al momento ho finito la terapia iniziale che mi era stata consigliata, di un mese. Siccome son già passate due settimane da quando l’ho finita, sto cercando di “sopportare” i fastidi e dolori per poter rifare al più presto la gastroscopia e verificare anche l’Helycobacter Pylori, finito il periodo di attesa dopo la sospensione dei medicinali.
          E’ quindi un atteggiamento sbagliato e dovrei iniziare una nuova terapia al più presto, “vanificando” queste due settimane di attesa? O forse dovrei addirittura considerare di tornare in Italia visto che sono per lungo tempo all’estero, in Romania, e valutare il ricovero come suggerito? Grazie ancora

          #7937
          carter
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            Direi che sarebbe opportuno a questo punto soprattutto effettuare la ricerca dell’Helicobacter con test del respiro (molto più affidabile e preciso come indicatore di infezione in atto rispetto alla ricerca degli antigeni fecali), allo scopo di verificare che non si debbano aggiungere antibiotici mirati alla terapia di base con inibitori di pompa; andrà senz’altro ripetuta la gastroscopia,( ma farei trascorrere almeno 3 mesi di terapia continuativa) per effettuare le biopsie necessarie alla certa diagnosi di esofago di Barrett, ma quest’esame può tranquillamente essere fatto anche assumendo i PPI, purchè sia stato ricercato l’HP in assenza di questi farmaci.
            Il referto della collega mi sembra estremamente preciso, attento e circostanziato, ed il fatto che non ci siano foto allegate non è necessariamente segno di scarsa professionalità (l’iconografia piace principalmente al paziente, ma non è indispensabile al medico), e quindi, a mio parere, puoi tranquillamente rivolgerti di nuovo alla collega che ti ha esaminato la prima volta.

            Ciao!

            #14783
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            Gastroscopia all’estero?????!!! Ragazzi ma stiamo scherzando spero. Gli ospedali italiani e comunque più in generale le strutture italiane sono assolutamente all’avanguardia per questa tipologia di esami, e tra l’altro non sono affatto costosi considerando la media europea. Non solo! In Italia c’è anche la possibilità di eseguire l’esame anche con tecnica transnasale ovvero meno invasiva rispetto alla Gastroscopia tradizionale. Su questo sito specializzato ho trovate parecchie informazioni in merito http://www.gastroscopiatransnasale.it/info/Gastroscopia

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