Stai visualizzando 3 post - dal 1 a 3 (di 3 totali)
  • Autore
    Post
  • #4206
    giulis83
    Membro
      Up
      0
      Down
      ::

      Buongiorno a tutti,
      sono una ragazza di 29 anni e da quasi 4 anni soffro di dolori quotidiani al collo e alle spalle.
      il dolore inizialmente era solo a sx lungo la fascia muscolare che va dal trapezio fino alla base della nuca. Questo tipo di dolenzia si concentra in 3-4 punti lungo questa fascia muscolare e si tratta di una dolenzia profonda presente quasi quotidianamente anche se di intensità variabile. Periodicamente e per lo più nel corso del fine settimana questo dolore sfocia in una fase acuta che irradia il dolore dai 3 punti suddetti fino alla nuca scatenando una cefalea a volte monolaterale a volte bilaterale che si estende lungo tutta la parte posteriore della nuca fino alle tempie. E’ un dolore di tipo costrittivo, accompagnato da fitte dolorose.
      Fino a qualche giorno fa le fasi acute avevano una durata di max 24h, risolte con iniezione di muscoril+voltaren, ed una frequenza media di 1 episodio ogni 2-3 mesi.
      Nell’ultimo mese ho avuto 3 episodi acuti di cui l’ultimo iniziato domenica scorsa è ancora in corso.
      Da un paio d’anni oltre al dolore sopra descritto ho iniziato ad avere dolore anche al lato dx ma con caratteristiche differenti: è un dolore di tipo più superficiale e riguarda l’elevatore della scapola. Tale dolenzia(parte dal punto di inserzione inferiore dell’elevatore della scapola) mi porta in maniere più o meno inconsapevole a spostare in avanti la spalla dx nel tentativo di attenuare il fastidio. Tale movimento ripetendosi ad oltranza contrae in maniera dolorosa l’intero muscolo e ad volte si irradia fino alla nuca.
      Di norma sono abituata a sopportare i fastidi quotidiani e faccio ricorso ai farmaci solo in occasione degli episodi di dolore acuto. Tra l’altro non ho mai riscontrato beneficio da i normali FANS (oki, tachipirina,moment) ed episodicamente da i miorilassanti(sirdalud, expose). Ho recentemente provato anche un farmaco a base di tramadolo e paracetamolo ma senza beneficio.
      Faccio fisioterapia e rieducazione posturale regolarmente da oltre 2 anni, da cui traggo beneficio ma solo per brevi periodi.
      Ad ottobre del 2012 a seguito di una visita fisiatrica mi hanno diagnosticato la Fibromialgia:ho fatto una cura di 6 mesi con cymbalta 60mg. Durante la cura la soglia del dolore si è innalzata senza tuttavia incidere sulla quotidianità dei fastidi o sul numero di episodi acuti. Dalla sospensione del cymbalta ho la sensazione che la soglia del dolore si sia nuovamente abbassata e gli episodi dolorosi acuti sono avvenuti in maniera ravvicinata nel tempo. Inoltre l’efficacia del muscoril+ voltaren sembra essersi ridotta.
      Nella consapevolezza che non si tratta di un problema invalidante, tuttavia condiziona notevolmente la mia qualità di vita sia perché si protrae da troppo tempo sia perché ad oggi non mi è stata formulata (o almeno spiegata con convinzione) una diagnosi definitiva e pertanto una cura possibile e risolutiva.
      Tutto ciò comporta un senso di frustrazione, incomprensione e di rassegnazione che si aggiungono sicuramente alle insicurezze e all’introversione caratteriale(per i quali già da qualche anno ho intrapreso un percorso di terapia) rendendo la situazione di più difficile soluzione.
      Mi scuso per essermi dilungata ma ho cercato di fare un quadro quanto più chiaro possibile per chiedervi se qualcuno di voi ha esperienze simili e come le ha affrontate e sopratutto per chiedervi consiglio su un antidolorifico efficace a superare almeno questa fase acuta, in attesa di sottopormi ad ulteriori visite specialistiche per confermare la diagnosi di fibromialgia ed approntare una cura efficace.

      Giulia

      #7867
      carter
      Moderatore
        Up
        0
        Down
        ::

        Da quello che racconti la diagnosi di fibromialgia sembra la più probabile, ma, appurato questo, saprai che le terapie di questa patologia sono fondamentalmente neurologiche (vedi il Cymbalta che hai assunto), perché sembra che lo stato psichico abbia un’importanza determinante nello scatenamento e mantenimento della sintomatologia.
        La pertinenza è quindi reumatologico/neurologica, ma, nel frattempo, potresti chiedere al tuo curante la sua opinione sull’opportunità di utilizzare antidolorofici “misti” (tipo paracetamolo+codeina) oppure antidolorifici puri (tipo tramadolo), che hanno in genere una discreta azione anche sulla componente psichica del dolore.

        #7869
        giulis83
        Membro
          Up
          0
          Down
          ::

          Innanzitutto grazie per la risposta. Sono un po’ nel “pallone” ed anche un conforto virtuale è più che ben accetto. Domani ho una visita da un reumatologo e mi auguro con tutto il cuore di avere qualche indicazione in più (l’attuale diagnosi mi è stata fatta da una fisiatra che però si è fermata a consigliarmi il Cymbalta… )
          DA quello che ho letto su internet la terapia farmacologica è per lo più con antidepressivi e forse questo mi ha spaventata un po’. Però obiettivamente da quando ho sospeso il cymbalta le mie condizioni sono peggiorate e avere rigidità e malditesta tutti i giorni non è sostenibile.
          Grazie ancora per i consigli.
          Giulia

        Stai visualizzando 3 post - dal 1 a 3 (di 3 totali)
        • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.