• Questo topic ha 9 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni fa da mimosa79.
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  • #4187
    mimosa79
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      Egregi Dottori,
      Vi scrivo per sottoporvi la situazione di mia madre: 56 anni ex fumatrice , 151 cm x 59 kg, nel 2002 è stata colpita da ischemia capsulare sinistra con emiparesi destra del braccio e della gamba con un recupero dell’85%. La terapia farmacologica che segue dal 2003 è la seguente: norvasc 5 mg cardioaspirina 10 mg vasoteric 20mg+12,5mg rextat 20mg, valori pressori 130 max 75/80 min
      Dalle ultime analisi del sangue è risultato il valore della CREATININA alta anche se non è una costante dagli esami del sangue eseguiti dal 2003, mentre dagli esami delle urine vi è sempre la presenza di emoglobina libera ed emazie che si presentano ciclicamente ad ogni controllo mentre gli altri valori sono nella norma.
      Gli ultimi esami del sangue effettuati due settimane fa (4 marzo 2013) rilevano la creatinina a 1,44 mg/dl (0,51-0,95) e dagli esami delle urine l’emoglobina libera a 0,06 mg/dl con rare emazie;risultati di creatinina, emoglobina libera e emazie idendici agli esami eseguiti nel 2012. In questi anni i risultati degli esami del sangue e delle urine non hanno rilevato una costante sull’aumento del valore della creatinina che un paio di volte rientrava nella norma mentre la costante c’è stata nella presenza di emoglobina libera nelle urine valore max raggiunto 0,20mg/dl e di emazie, gli esami colturali delle urine hanno sempre dato esisto negativo l’ECOTOMOGRAFIA RENALE VESCICALE e il referto dell’ESAME CITOPATOLOGICO eseguito nel 2009 è stato negativo come l’esame grafico delle proteine sieriche non ha mai rilevano anomalie qualitative del tracciato protidografico. Vorrei precisare che il giorno in cui fu colpita da ischemia, in pronto soccorso, le fecero anche gli esami del sangue e delle urine e se allora la creatinina era nella norma, negli esami delle urine invece vi era già la presenza di emoglobina libera con un valore di 0,06 mg/dl ed emazie perciò il problema vi era ancora prima della terapia che sta eseguendo? La minzione è regolare e non presenta nè bruciori nè dolori, beve circa 2 litri di acqua naturale al giorno. Il medico curante le ha prescritto una visita nefrologica per moderata riduzione della funzionalità renale per microematuria stabile. In questi casi ci sono da fare ulteriori esami? A che tipo di cure dovrà andare incontro? Sarà necessaria una rivalutazione della terapia farmacologica che sta eseguendo? Il medico curante qualche tempo fa ci fece presente che potrebbe essere un effetto collaterale della cardioaspirina in questi casi bisogna sospenderne l’assunzione?
      La parola riduzione della funzionalità renale ha messo tanta apprensione in famiglia, spero che le informazioni che vi ho mandato siano sufficienti, per quanto possibile via internet, per avere un quadro della situazione.
      Mia madre cammina molto anche un’ora al giorno e lo ha fatto anche il giorno prima del prelievo potrebbe aver influito sul risultato della creatinina?
      Spero di leggervi presto, Ringraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti

      #7775
      sanmag
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        In base ai dati che ci fornisci, il volume del Filtrato Glomerulare di mamma, secondo la formula MDRD semplificata, è di 40 ml/min/1,73 mq di superficie corporea, e configura quindi una riduzione del filtrato glomerulare definibile “moderata”.
        E’ un quadro che non richiede diete particolari né alcuna terapia, ma va solamente seguito nel tempo. Quello che interessa maggiormente, fra l’altro, non è tanto un singolo valore della Creatinina, ma il suo andamento nel tempo. Se infatti il parametro si mantiene sostanzialmente costante, l’insufficienza renale moderata non desta preoccupazione. E’ opportuno tuttavia indagare a fondo sulle possibili cause ed affidarsi quindi al nefrologo.
        Concordo in pieno con il medico curante sul fatto che la modesta ematuria possa essere causata dalla Cardioaspirina (che d’altra parte spesso causa anche piccole emorragie sottocutanee che appaiono sotto forma di piccoli lividi).
        Per quanto riguarda i farmaci, l’unico che può causare un modesto incremento della creatinina è la Idroclorotiazide contenuta nel Vasoretic: può darsi che il nefrologo vorrà sostituire questo farmaco.

        Ciao!

        #7776
        mimosa79
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          Buongiorno Dottore,
          grazie per la sua risposta.
          Analizzando l’andamento nel tempo del valore della creatinina in questi 10 anni di risultati di esami del sangue, cioè da quando segue la terapia farmacologica, in alcuni casi il valore era nella norma dunque mi viene da pensare che la mamma abbia cambiato qualcosa nel suo stile di vita(alimentazione??? attività fisica???) che possa averle influenzato il risultato.
          Leggevo in rete che il valore della creatinina viene influenzato anche da chi fa sforzi fisici e la mamma il giorno prima del prelievo si è stancata abbastanza a camminare, ora non voglio dire che la colpa sia quella anche perchè il valore è stabile dall’anno scorso su 1,44 mg/dl , ma magari questa condizione può in qualche modo aver influito di qualche punto sul risultato finale.
          Le mie considerazioni secondo lei sono fondate?
          Parla di indagare a fondo in questi casi che tipo di esami dovrà fare?
          Vasoretic le ha comunque stabilizzato la pressione arteriosa cambiarlo non è un rischio?
          Ho letto il foglietto illustrativo del farmaco Vasoretic e la parte sull’insufficienza renale dice “VASORETIC non deve essere somministrato a pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina < 80 ml/min e > 30 ml/min)” è il caso di mamma?
          Immagino che bisognerà valutare l’effetto rischio/beneficio ma a scegliere il male minore non sarebbe meglio sotituire il diuretico?
          Siamo in attesa di vedere il nefrologo e siamo un pò in ansia perchè la terapia che segue è come se fosse un incastro magico non vorremmo che cambiando un pezzo tutto andasse a rotoli.
          Mi scuso se approfitto ancora del suo tempo e la ringrazio infinitamente per la sua disponibilità.

          #7777
          sanmag
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            La Clearance della Creatinina è una metodica per calcolare il VFG cioè il volume del filtrato glomerulare e praticamente sono sinonimi, quindi la situazione di mamma è quella di una paziente con la Creatinina Clearance fra 30 ed 80 ml/min.
            Tale situazine non è una controindicazione assoluta all’uso di Vasoretic, ma potrebbe far propendere per sostituire il diuretico tiazidico contenuto nel Vasoretic (la Idroclorotiazide) con un altro diuretico, mantenendo comunque l’altro principio attivo del Vasoretic e cioè l’ Enalapril (Vasoretic è una associazione fra Enalapril ed Idroclorotiazide).
            Come hai detto tu bene, si tratta sempre di valutare un rapporto costo/beneficio (non si intende costo economico, ma costo in effetti indesiderati) e dovrà essere quindi il nefrologo a consigliarvi la terapia migliore.
            L’attività fisica non influenza i valori di creatinina se non sopo sforzi notevoli e non credo che sia il caso di mamma.
            Attendete con tranquillità la visita specialistica e vedrete che il nefrologo vi saprà guidare nel modo migliore.

            Ciao!

            #7778
            mimosa79
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              Buongiorno Dottore,
              innanzitutto grazie di cuore per il tempo che ci sta dedicando e per la sua professionalità ma soprattutto per la sua umanità.
              Giovedì avremo la visita col nefrologo e grazie alle sue delucidazioni andremo più “preparati”.
              Sto controllando la pressione arteriosa della mamma per dare dei parametri di valutazione al nefrologo e anche perchè lei è restiva a misurarla perchè dopo i trascorsi ha paura.
              Sono tre giorni che la proviamo in diversi momenti della giornata:
              15/03 h 7:45 MAX 100 MIN 59 Battiti 65 (misurazione presa a letto da sdraiata prima di colazione
              15/03 h 19:15 MAX 119 MIN 66 Battiti 77
              16/03 h 8:00 MAX 114 MIN 66 Battiti 70
              16/03 h 17:00 MAX 117 MIN 71 Battiti 73
              17/03 h 08:15 MAX 104 MIN 55 Battiti 64
              17/03 h 17:30 MAX 123 MIN 70 Battiti 77
              18/03 h 8:00 MAX 80 MIN 50 Battiti 67 (misurazione presa a letto da sdraiata prima di colazione)
              18/03 h 11:30 MAX 116 MIN 70 Battiti 72
              Questi valori secondo lei vanno bene o sono troppo bassi?
              L’apparecchio con la quale la misuriamo è automatico di ultima generazione con bracciale acquistato qualche mese fa, la misurazione avviene da seduta.
              La mamma non accusa nè giramenti di testa ogni tanto saltuariamente debolezza ma a suo dire nulla di rilevante e ultimamente mani fredde.
              Cosa ne pensa?
              Grazie in anticipo per il tempo che ci dedicherà.

              #7779
              sanmag
              Amministratore del forum
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                Sono valori ai limiti bassi della norma e, in assenza di sintomatologia, vanno bene così. Tuttavia sembra esserci spazio per una piccola riduzione della terapia, magari proprio con l’eliminazione della idroclorotiazide contenuta nel vasoretic, sostituendo appunto il Vasoretic con Enapren 20 ( che è lo stesso farmaco senza idroclorotiazide). Ma di questo ovviamente dovrà occuparsi il vostro medico curante in accordo con lo specialista.

                In bocca al lupo!

                #7780
                mimosa79
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                  Grazie per la celere risposta.
                  Non mancherò di tenerla aggiornato dopo la visita col nefrologo.
                  Grazie anche da parte di mia madre.
                  Buon lavoro

                  #7781
                  mimosa79
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                    Buonasera Dottore,
                    siamo stati dal nefrologo.
                    Stante la familiarità di mamma nelle malattie cardiovascolari e renali (mamma ipertesa, fratelli ipertesi, sorella (gemella) ipertesa e cardiopatica, altra sorella nefrectomizzata per litiasi renale) le ha prescritto ulteriori accertamenti: ecografia addome, ecg, ecocardiogramma, pannello uremia, clearance creatinina, proteinuria 24 ore, pth, tsh,cpk, imunoglobuline, ena, esame urine e urino coltura.
                    Siamo in attesa che l’ospedale ci chiami per procedere in day hospital all’esecuzione degli esami sopra elencati.
                    Anche lui ci ha confermato che la riduzione della funzionalità renale è moderata dunque da tenere sotto controllo e capirne le origini.
                    Le ha cambiato la terapia sostituendo al posto del vasoteric 20mg+12,5mg il farmaco triatec 5mg che non contiene il diuretico. Si è raccomandato di tenere sotto controllo la pressione e nel caso dovesse alzarsi di chiamarlo che integrerà un diuretico alla terapia.
                    Questo cambiamento ci spaventa, soprattutto mette in apprensione la mamma che dovrà tenere sotto controllo la pressione, psicologicamente visti i precedenti non sarà facile e sarà un ulteriore stress, avevo chiesto un ricovero per tenerla sotto controllo durante questo cambiamento di terapia ma mi è stato detto che non è necessario.
                    Anchio sono preoccupata perchè se squadra vincente non si cambia, e in questo caso mi riferisco ai valori pressori stabili con l’attuale terapia, ho paura che cambiando farmaco ci possano essere degli effetti collaterali.
                    La nuova terapia sarà composta da:
                    triatec 5mg la mattina
                    cardioaspirina dopo pranzo
                    rextat prima di cena
                    norvasc 5mg la sera
                    Quello che mi balza subito all’occhio è il dosaggio che nel vasoteric è maggiore 20mg mentre nel triatec 5 mg sono due molecole diverse?
                    Che differenza c’è tra il Vasoteric e il Triatec?
                    Quando si cambia terapia prima che il corpo si abitui ai nuovi dosaggi quanto tempo ci vuole? e in questo lasso di tempo se ci fossero picchi di ipertensione come bisogna comportarsi? Da un giorno all’altro dovrà interrompere il Vasoteric e sostituirlo con il Triatec ma non è pericoloso? Anche perchè sul bugiardino di triatec c’è scritto: “Pazienti con compromessa funzionalità renale
                    Nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 50 e 20 ml/min/1,73 m² di superficie corporea, la dose iniziale di Triatec generalmente è di 1,25 mg. In questi pazienti la dose giornaliera massima di Triatec è di 5 mg.
                    Pazienti con alterazione del bilancio idro-elettrolitico o con ipertensione grave, pazienti nei quali una reazione ipotensiva possa costituire un rischio particolare (ad esempio in quelli con rilevante stenosi coronarica o carotidea):
                    È consigliata la dose iniziale ridotta di 1,25 mg di Triatec.
                    Pazienti pre-trattati con diuretici
                    Deve essere presa in considerazione la possibilità di interrompere il trattamento con diuretici almeno 2-3 giorni o più, a seconda della sua durata d’azione, prima di iniziare la terapia con ramipril o quanto meno di diminuirne la dose. Generalmente la dose iniziale nel paziente pre-trattato con diuretici è di 1,25 mg.”

                    La mamma dovrebbe iniziare con una dose da 5mg di triatec quando con il vasoteric assume un diuretico non è pericoloso?
                    Ho chiesto al nefrologo se non fosse il caso di aspettare i risultati degli esami prima di procedere al cambiamento della terapia farmacologica e lui mi ha risposto che il diuretico contenuto nel vasoteric non è compatibile con la situazione di mia mamma e che era meglio individuare al più presto una terapia più appropriata.
                    Non lo so, tutto questo mi lascia molto perplessa, io trovo che la situazione di mia mamma sia delicata e andare per tentativi mi sembra un rischio troppo grande visti i precedenti.
                    Secondo lei non è il caso di affidarsi anche ad un cardiologo per la terapia? Tra cardiologo e nefrologo chi è più “esperto” in ipertensione?
                    Il norvasc e il traitec contengono diuretici? Credevo che il diuretico fosse indispensabile nelle terapie per l ipertensione.
                    La devo nuovamente ringraziare perchè le sue delucidazioni mi hanno permesso di capire meglio lo scenario e ci terrei molto ad avere un suo parere.
                    Grazie per il tempo che mi dedicherà e mi scuso per la troppa apprensione che può trasparire e che sicuramente mi ha portata a fare domande sciocche.

                    #7782
                    sanmag
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                      Sono perfettamente d’accordo con il nefrologo. Credo che tu abbia fatto un po’ di confusione. Il Vasoretic non è di per se un diuretico, ma ne continene una piccola dose. Quel diuretico contenuto nel Vasoretic fa aumentare la Creatinina ed è controindicato nella insufficienza renale e, come avevo previsto, il nefrologo ha voluto (giustamente) eliminarlo.
                      Il Triatec è “ramipril” un farmaco molto simile al Vasoretic che (a parte il diuretico) contiene “enalapril”. Sono tutti e due farmaci ACE-Inibitori e possono essere dati anche nell’insufficienza renale; anzi ci sono alcuni lavori scientifici che dimostrano che il ramipril (Triatec) migliori la funzionalità renale nel tempo. L’avvertimento sulla scheda tecnica si riferisce al fatto che il dosaggio nella insufficienza renale va sorvegliato perchè poiché il rene non “depura” bene il sangue, i farmaci si possono accumulare. Quindi il nefrologo è partito con un dosaggio intermedio (il Triatec arriva fino a 10 mg).
                      Il Triatec 5 mg corrisponde come potenza al Vasoretic 20 mg e quindi non c’è alcuna variazione significativa alla terapia di mamma se non quella della eliminazione della piccola quantità di diuretico che aveva prima, ma visto che comunque aveva valori pressori piuttosto bassi, questa piccola eliminazione può essere solo vantaggiosa e sicuramente non corre nessun rischio di picchi pressori.
                      Affidatevi tranquilli allo specialista che seguirà mamma nel migliore dei modi.

                      Ciao!

                      #7788
                      mimosa79
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                        Buonasera Dottore,
                        volevo nuovamente ringraziarLa per il suo aiuto e la sua umanità, ce ne fossero di più di medici come lei… Ovviamente un sentito ringraziamento anche da mia mamma.Ora l’aspetto “diuretico” mi è molto più chiaro effettivamente avevo le idee un pò confuse.
                        Questa mattina ci hanno chiamato dall’ospedale e questa settimana inizieremo la trafila degli esami da fare; Sono 3 giorni che ha iniziato a prendere il Triatec e stiamo tenendo monitorata la pressione misurandola 3 volte al giorno, un paio di volte si è alzata (137 max 78 min) più che altro noto che la mamma di agita molto quando la deve misurare infatto dopo aver riscontro questi valori dopo un 15 minuti la rimisuriamo e scende.
                        I primi due giorni ha avvertito come un senso di fastidio alle gambe, una sorta di debolezza abbiamo supposto fosse il cambiamento di terapia ci può stare dottore? dovendo prendere il Triatec 5mg la mattina, cardioaspirina a pranzo, rextac a cena e norvasc dopo cena (prima il norvasc lo prendeva la mattina e il vasoteric la sera), quanto tempo ci vuole prima che il corpo si adatti alla nuova terapia e la pressione possa definirsi “stabile alla terapia”?

                        Cordiali saluti.

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