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  • #11645
    gianca
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      Gentili dottori,
      volevo chiederVi cosa ne pensate di una situazione come la mia.
      Soffro di ansia (almeno così mi hanno detto) dal 1986 e a fasi alterne questa “amica” si fa risentire. Dal 2006 a oggi si è intensificata a seguito di situazioni lavorative e familiari non “filtrate” adeguatamente, fino ad arrivare a piccoli attacchi di panico. Ma quel che più da fastidio è la sintomatizzazione che avviene a livello esofageo, quasi a stringerlo, classico delle ansie. Il tutto avviene in un soggetto con tratto ansioso dalla nascita (penso).
      Ora prendevo prima il lexotan, poi con l’avvento di questo nuovo tipo d’ansia, il medico mi ha dato il Control 2,5 mg, che io assumo quando l’ansia si fa forte e somatizza, con 1/2 pastiglia. 1 ora e quasi tutto passa. Ieri sempre il medico mi ha prescritto per prova il Cymbalta per il dolore neuropatico diabetico??, ma dopo la prima capsula da 60 mg è avvenuto il terremoto. Pensieri che riaffioravano dal subconscio, apatia totale, mancanza di sensazioni positive e negative rispetto all’ansia e un’altra sfilza di controindicazioni, come se avessi fagocitato il foglietto di istruzioni all’uso. L’ho prontamente interrotto e ancora oggi sono “in coma”.
      Volevo chiederVi dopo avere letto molti post: se prendo come base per nn giorni al mattino il Lexotan (che prima prendevo) o l’Alprazolam come ho letto e al bisogno, durante l’attacco 1/2 control, faccio bene o posso andare incontro a spiacevoli incidenti del tipo Cymbalta.
      Tra le altre cose questa somatizzazione è “zingara”, ovvero somatizza in due o tre zone a rotazione del corpo.
      Spero in una risposta perchè, ovviamente, mi trovo incasinato e impaurito davanti a tutto questo. Ho 49 anni, faccio molto sport, ma le endorfine a quanto pare non riescono a vincere le altre tre componenti nora-sero-adre.
      Grazie

      #11643
      carter
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        La decisione del tuo medico di trattare “alla radice” il problema degli spasmi esofagei da attacco d’ansia con un farmaco antidepressivo è oltremodo corretta, dato che i disturbi d’ansia rappresentano sempre la punta d’iceberg della sottostante depressione.
        La duloxetina (Cymbalta) in genere viene comunque utilizzata nelle depressioni maggiori (patologia abbastanza diversa e sicuramente peggiore della tua, che sembrerebbe essere una “semplice” sindrome ansioso-depressiva di tipo reattivo),ma rappresenta comunque un valido tentativo di trattamento causale degli attacchi d’ansia.
        Il trattamento di queste patologie solo con benzodiazepine (Lexotan, Xanax etc)non è indicato, se non come terapia d’urgenza nell’attacco acuto, che dovrebbe verificarsi molto raramente se il pz. è ben controllato di base con l’antidepressivo a lui più congeniale.

        Ti suggerirei quindi di non continuare con i “fai da te”(soprattutto se maneggi benzodiazepine, che facilmente danno assuefazione), ma di rivolgerti ad un sanitario di fiducia, raccontandogli anche gli effetti collaterali che ti ha dato il Cymbalta, e probabilmente ti sarebbe molto utile anche una psicoterapia comportamentale di supporto, vista la tua ottima base di partenza (sei abbastanza serenamente consapevole di quello che ti succede nella testa e nel corpo).

        Ciao!

        #1544
        carter
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          #11644
          gianca
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            Ti ringrazio della tua importante risposta. Quando per 20 anni a periodi alterni si “soffre”, automaticamente si cercano le soluzioni, prima con il “fai da te” e poi con la psicologa. In effetti quello che tu descrivi è + che giusto, ma facendo gli esperimenti consentiti, ho notato che anni fa il Lexotan andava + che bene; oggi fa poco e l’unico farmaco che “lavora” è il Control, che comunque interviene a bloccare il dolore neuropatico, somatizzato sopra lo sterno. Il vero casino è che alla classica domanda: “cosa si sente?”, come la maggior parte delle sindromi ansiose, uno risposnde “tutto e niente” nello stesso tempo, non avendo un riferimento preciso del malessere, che poi io identifico in un carattere basalmente ansioso. Credo che il trattamento comportamentale che tuttora proseguo, possa risolvere in parte il problema, ma hai me, essendo di base così, correggimi se sbaglio, penso che sarà dura divenire un “non ansioso” e potermi tranquillamente sedere a godermi lo scenario di un lago con una quinta di montagne. Comunque dopo l’intervento del Control, tutto sparisce, il “coperchio” si sposta e continuo a vedere il sole.
            Sono fuori rotta?
            Grazie. Ciao.[:)]

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