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Gentile Torrinomedica,
ho da poco iniziato chemioterapia (docetaxel associato ad enzalutamide) per un carcinoma prostatico stadio avanzato, ormonorefrattario.
Vorrei gentilmente sapere se il prodotto (in vendita in ogni farmacia) SYNCROLEVELS proteina estratta dall’embrione del pesce zebrafish che secondo il paradigma del dott. Biava della “reversibilità del tumore” e della sua origine da mutazioni delle staminali avrebbe la proprietà di rallentarlo o addirittura farlo regredire, se tale prodotto appunto, nel mio caso, possa risultare utile, inutile o dannoso. Preciso che dalla letteratura in merito si evince che syncroleves eserciti comunque un’azione di potenziamento della chemio e ne vengano in ogni caso ridotti gli effetti collaterali. Grazie e cordiali saluti