[barasma59]

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Non potendo usare i betabloccanti il mio medico mi ha prescritto l’isoptin per moderare la mia extrasitolia ventricolare. Dopo numerosi tantivi siamo arrivati ad una dose di 240 mg, divisi in tre dosi da 80 mg ciascuna. Quindi 80 mg a colazione, 80 mg a pranzo e 80 mg a cena. Tutto OK, extrasistolia sotto controllo e asintomatica. Ora il mio nuovo medico mi ha detto di prendere sempre 240 mg ma divisi in 120 a colazione e 120 dopo 12 ore. Ebbene pur essendo la dose totale sempre 240 mg in 24 ore le extrasistole sono a mio sensazione aumentate come numero e le sento molto piu’ facilmente. Puo’ essere? Del resto leggendo il bugiardino dell’Isoptin, quello da 80 mg è indicato per extrasistolia mentre quello da 240 (che divido in due) non è indicato per extrasistolia ma solo per ipertensione. Come puo’ essere?

[anonymous]

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Le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo non dipendono solo dagi effetti del farmaco, ma anche da come la casa produttrice ha voluto registrare il farmaco presso il Ministero della Salute.
L’Isoptin (Verapamil) è un calcioantagonista che agisce come antiaritmico, antipertensivo, vasodilatatore ecc. Alcune formulazioni sono state registrate come antiaritmici, altre come antipertensivo, ma solo per una questione di marketing. La sostanza e quindi gli effetti sono sempre gli stessi.
C’è da dire che, tendenzialmente, la somministrazione in più dosi refratte al giorno (80 x 3) è, dal punto di vista farmacodinamico, più precisa ed affidabile di quella in minor dosi (120 x 2) perchè l’emivita del farmaco è piuttosto breve, tanto che la formulazione da 120 è a “rilascio prolungato”, cioè il farmaco viene rilasciato ed assorbito lentamente per riuscire a coprire le 12 ore.
Dal punto di vista tecnico i due dosaggi sono perfettamente equivalenti, ma se vuoi puoi provare a tornare alla somministrazione 80×3 per verificare se i sintomi sono meglio controllati.

Ciao

[sanmag]

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