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Gentile dottore, cercando ulteriori informazioni sul problema che mi affligge e accompagna ormai da 5 anni, ho trovato questa pagina.Le racconto brevemente…. Ho iniziato con tossi notturne, poi anche di giorno. Ho passato moltissimi medici e ospedali. l’ultima diagnosi è Iperreattività delle alte vie aeree. Ho provato di tutto e di più. L’unica cosa che mi dà sollievo è il Kenacort 40 mg, 2 fiale a distanza di sette giorni l’una dall’altra, ogni due mesi. Ovviamente faccio sempre aerosol con lunibron, lomudal, broncovaleas (3 al giorno). Per me ottimi. Ma il miracolo lo compie Kenacort. Il medico che mi segue mi ha detto che 12 fiale in anno sono eccessive. Ma mi dica, è davvero così dannoso? Quali effetti collaterali mi può provocare, secondo Lei? Non mi sono neppure gonfiata (per fortuna!!), La ringrazio molto per la cortese risposta e Le porgo i miei più cordiali saluti
Iperreattività bronchiale non vuol dire altro che Asma bronchiale che puo’ essere allergica o non allergica (asma da agenti fisici, asma intrinseca, asma da sforzo ecc. ecc.).
L’asma si presenta per molto tempo inizialmente solo come tosse insistente prevalentemente notturna ed è una malattia cronica, nel senso che si cura ma non guarisce mai completamente.
Tende ad avere “alti e bassi” con periodi di discreto benessere e riacutizzazioni a volte anche molto intense con difficoltà repiratoria che puo’ presentarsi come urgenza medica.La terapia quindi è cronica e va effettuata con farmaci che abbiano i minori effetti collaterali possibili. Attualmente le linee guida indicano nei primi step esclusivamente la terapia locale con spray o polveri inalatorie, riservando il cortisone o i beta-2-stimolanti endovenosi ai casi piuì gravi.
Sicuramente con il Kenacort stai molto meglio: è un cortisonico a lunga durata d’azione, e puoi senz’altro prenderlo nelle fasi di riacutizzazione. Tuttavia ha ragione il tuo medico, perchè una terapia cronica con cortisone ti porta una lunga serie di effetti collaterali che ti elenco qui di seguito:
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Alterazioni idro-elettrolitiche che, raramente ed in pazienti predisposti, possono arrivare all’ipertensione e all’insufficienza cardiaca congestizia.Alterazioni muscolo-scheletriche quali osteoporosi, miopatie, fragilità ossea, fino a fratture spontanee.
Disturbi gastrointestinali che possono attivare fino alla comparsa o all’attivazione di ulcera peptica e relative complicazioni.
Alterazioni cutanee quali ritardo nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilità della cute, depositi abnormi di adipe, strie, iperpigmentazione, irsutismo, eruzioni acnei-formi.
Disturbi neurologici, aumento della pressione endocranica, vertigine, cefalea.
Disendocrinie quali irregolarità mestruali, stato simil-cushingoide, disturbi della crescita nei bambini, iporeattività ipofiso-surrenale, diminuita tollerabilità ai carboidrati e possibile manifestazione di diabete mellito latente nonché aumentato fabbisogno di insulina o ipoglicemizzanti orali.
Complicazioni oftalmiche quali cataratta subcapsulare posteriore, aumentata pressione endoculare, glaucoma, esoftalmo.
Vari quali insonnia, episodi sincopali, reazioni anafilattoidi, angioite necrotizzante, tromboflebite, negativizzazione del bilancio dell’azoto.
In seguito a somministrazione intramuscolare: in qualche caso, dolore locale di una certa intensità. Anche segnalate formazioni di ascessi, atrofia tissutale, depigmentazione locale.
In seguito a somministrazione intra-articolare: segnalati casi di dolore temporaneo, occasionalmente irritazione alla sede dell’iniezione, depigmentazione locale, breve occasionale aumento dei disturbi articolari.
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Ciao!
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