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chandra65.
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14/02/2007 alle 15:10 - Views: 48 #10908::
Nel 95 ho subito la conizazzione del collo dell’utero per displasia grave della IIIa portio. Premetto che il primo pap test l’ho eseguito solo nel 95, che in quell’occasione il ginecologo ha dichiarato che secondo lui la “piaga” era congenita; detto questo come mai la fase attiva del papilloma virus si è verificata per ben due volte solo dopo l’intervento(?) e mi sono dovuta sottoporre prima alla crio e poi alla dtc? Ora sono sotto controllo ogni 3 mesi perchè risulta sempre dal pap test (i nuovi test che fanno ora) ma per fortuna non è in fase attiva ma devo stare attenta nei periodi di stress perchè le difese immunitarie si abbassano. Ancora una domanda, se l’hpv non è in fase attiva sono comunque infettiva per il mio partner?
19/02/2007 alle 09:03 - Views: 64 #1090419/02/2007 alle 11:03 - Views: 44 #121120/02/2007 alle 14:12 - Views: 62 #1090526/02/2007 alle 06:30 - Views: 50 #10906::La maggior parte delle infezioni da HPV sono transitorie ed asintomatiche: circa il 70 % delle donne con infezione da HPV diventa negativa per il test HVP DNA entro un anno ed il 91% entro 2 anni. La durata media delle nuove infezioni è in genere di 8 mesi.
L’infezione da HPV 16 tende a persisteree più a lungo delle infezioni con altri sierotipi, ma la maggior parte delle infezioni da HPV 16 guariscono comunque entro 2 anni.
Il meccanismo della negativizzazione del test DNA per HPV risiede nel graduale sviluppo di una efficace risposta immunitaria. Tuttavia è anche possibile che il virus persista in uno stato “dormiente” non rilevabili dalle metodiche analitiche e che possa riattivarsi anche molti anni dopo la negativizzazione del test. Ciò potrebbe spiegare perché l’ HPV può ricomparire in alcune donne più anziane che hanno una relazione stabile da tempo con un partner senza altri rapporti occasionali.
Molte donne con infezioni transitorie da HPV possono sviluppare cellule squamose atipiche di significato incerto (ASC-US) o lesioni squamose intraepiteliali di basso grado (LSIL). Si tratta di lievi anormalità citologiche che rappresentano l’effetto citopatico dell’ HPV e che possono regredire spontaneamente.
Solamente il 10% delle donne HPV positive sviluppa una infezione persistente. Le donne con infezione persistente da HPV ad alto rischio hanno un notevole rischio di sviluppare lesioni precancerose e carcinoma cervicale. Il rischio di sviluppare una displasia da moderata a grave (neoplasia cervicale intraepiteliale di grado 2 o 3 – CIN 2, CIN 3) in tali pazienti non è ben definito, però è certamente maggiore delle donne le cui infezioni scompaiono spontaneamente.
Attualmente non ci sono dati disponibili sul decorso naturale dell’infezione da HPV nell’uomo.
Sono stati identificati diversi fattori di rischio associati alla persistenza dell’ HPV come ad esempio l’ immunosoppressione di qualsiasi origine, comprese le infezioni da HIV ed il funo di sigaretta che sono stati associati alla persistenza dell’infezione ed alla neoplasia cervicale. Altri fattori di rischio comprendono l’uso a lungo termine di contraccettivi orali, co-infezioni come per esempio la Chlamydia, la parità (numero di parti) e fattori nutrizionali.
Tuttavia nelle popolazioni che si sottopongono regolarmente a screening, il carcinoma cervicale si sviluppa raramente nelle donne, anche in quelle con infezione HPV persistente; questo perché le donne con lesioni precancerose vengono in genere identificate con lo screening citologico e vengono trattate precocemente.
Puoi essere ancora infettiva per il partner solamente se è ancora dimostrabile con i test specifici la presenza del virus.26/02/2007 alle 16:08 - Views: 63 #10907 -
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