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mamma-preoccupata.
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15/01/2010 alle 18:41 - Views: 68 #5994::
mio figlio di 24 anni per una depressione con ansia che si trascina da un anno ha assunto diversi farmaci (delorazepam, litio, depakin, sereupin, seroquel, cipralex) pur avendo lo stesso attacchi di ansia e di panico e, a volte, crisi psicotiche che io attribuisco ai farmaci. da due mesi gradualmente abbiamo ridotto tutti i farmaci e oggi assume soltanto 10 ml al mattino di cipralex e 40 mg la sera di zeldox. la situazione è migliorata ma quasi giornalmente ha attacchi di ansia la sera e ricorre a 1 o 2 mg di delorazepam. L’altra sera, improvvisamente, mentre giocava a biliardo con un amico, ha avuto un malessere che dice di non avere mai provato: lo sguardo rivolto verso l’alto, paura, panico, impossibilità a stare fermo con le gambe, tremor. sono passati dopo circa tre ore. il neurologo mi ha suggerito di dargli 2 mg di akineton al mattino perché si è probabilmente verificato un accumulo di farmaci neurolettici. Lui ha deciso di non predere più zeldox ed ha sospeso ieri l’altro. Ma ha paura per gli effetti. Dice di non riuscire a dormire, si sente molto stanco, fortemente spossato, e con mal di testa. Non so che fare, ma io vorrei che mio figlio, che aveva soltanto depressione nata dopo che lo aveva lasciato la ragazza e che lo aveva portato ad abbandonare gli studi universitari e ogni voglia di guardare al futuro, non assumesse più niente. Lo stiamo aiutando con la psicoterapia e con due operatori che cercano di farlo svagare perché non ha più amici. ho bisogno di un consiglio urgente per favore. Sono confusa
17/01/2010 alle 02:26 - Views: 68 #4942::Ti ringrazio per avermi risposto contribuendo a farmi rafforzare la fiducia che ho gà nei confronti dello psichitra che ha in cura mio figlio. La diagnosi che è stata formulata a mio figlio è sndrome ansiosa-depressiva in soggetto con personalità dipendente.Quest’ultima definizione scaturisce dal fatto che si è molto legato a me perché non si sente più in grado di fare niente da solo o di prendere qualsiasi decisione.
Mi chiedo soltanto: se da un anno andiamo avanti imbottendolo di farmaci, cambiando in continuazione, andando per tentativi e avendo ottenuto soltanto l’aggiunta di crisi di panico anche a volte con alluciazioni ed un tentativo di suicidio, (ha assunto un miscuglio dei farmaci che assumeva comprese 6 o 8 seroqul da 600 finendo in ospedale) non credi che forse i conti non tornano? Mio figlio ha iniziato a sentirsi depresso, a non sapere più cosa fare nel futuro, ad avere paura ad affrontare le novità e a sentirsi rifiutato, così come dalla sua ragazza, dal mondo intero. Una volta che si è rivolto spontaneamente allo psichiatra ed ha iniziato ad assumere farmaci, sono arrivate le crisi di panico, l’ansia, le allucinazioni, crisi psicotiche che gli facevano vedere esseri che erano venuti a portarselo via, sensazione di soffocamento. E’ stato sempre lo psichiatra a modificare la terapia e a fargli le nuove prescriioni. Ha iniziato con Tranquirit x3 depakin 300×2 sereupin al mattno, cipralex 10 e delorazepam 2×3. Poi ha aggiunto ziprexa, poi lo ha eliminato e gli ha dato anafrenil, poi lo ha eliminato e gli ha dato il litio per tre mesi, ancora ha aggiunto 600 di seroquel la sera. dopo due mesi ha eliminato il seroquel perché lo aveva fatto ingrassare 20 chili e lo ha sostituito con zeldox 40 la sera. A mio figlio le crisi di ansia continuavano a venire lo stesso anche se in forma più lieve ma con la mancanza da parte sua della voglia di intraprendere qualsiasi iniziativa e, nello stesso tempo, con il desidero di guarire e, quindi, di chiedere aiuto e di seguire diligentemente tutte le indicazioni. Quando mio figlio ha cominciato a lamentarsi perché non aveva neanche la voglia e la forza di fare una passeggiata, lo psichiatra ha deciso di eliminare gradualmnte tutti i farmaci e di lasciare cipralex 10 al mattino e 40 di zeldox la sera. La situazione non è né migliorata né peggiorata… L’unico risultato che abbiamo ottenuto l’enuresi notturna davvero intollerabile per un ragazzo che sino ad un anno fa andava all’università e lavorava al servizio civile e i sintomi da eccesso di neurolettici, così come li ha definiti ieri l’altro lo psichiatra. Scusa lo sfogo ma non è legittimo chiedersi che forse qualcosa non funziona? Da tre giorni non assume di sua volontà lo zeldox. Ha preso soltanto 2 di delorazepam per un po’ d’ansia per paura degli effetti da sospensione poiché si sente stanco e affaticato. Non ti nego che ho sostenuto questa sua decisione, pronta ad intervenire nel caso ci fosse stato qualche prblema ma credo che il problema più importante sia la presunta sindrome extrapiramidale che ha manifestato l’altra sera. Lunedì ho deciso di chiedere consulto ad un altro psichiatra. Il mio desiderio di madre è che mio figlio torni alla vita normale di prima non che diventi un malato psichiatrico grave come mi sembra trasformato da un anno a qusta parte. Grazie infinite per la pazienza che hai avuto a leggere fino alla fine. Grazie ancora per il tuo sentito in bocca al lupo09/02/2010 alle 00:20 - Views: 68 #4956::Cara mamma,
i conti non tornano!
Dici che tuo figlio ha una diagnosi di sindrome ansioso depressiva con personalità dipendente che non si addice alla storia dei trattamenti ricevuti che invece sembrano coerenti con le allucinazioni ,il tentativo di suicidio e la vita ritirata.
Zeldox è un farmaco di nuova immissione in commercio in italia ma che ha una storia di 8 anni di utilizzo in molti altri stati. Pertanto oggi, pur come nuovo farmaco, è molto conosciuto e utilizzato ma i nostri clinici ancora non ne hanno grande esperienza.Le indicazioni sono Schizofrenia e Trattamento di episodi maniacali e misti nel paziente adulto e adolescente 10/17 anni.
I dosaggi terapeutici per entrambe le indicazioni sono 120/160mg die da dividere in 2 somministrazioni dopo i pasti principali.
I 40 mg sono un dosaggio incongruo e pericoloso infatti se sottodosato non esercita la sua azione antipsicotica bensì solo effetti indesiderati come da lei riportati, dovuti al suo peculiare profilo recettoriale che impone una rapida titolazione da effettuare in 3gg fino a dosaggio pieno!
Forse sarebbe opportuno che il clinico(psichiatra, mi raccomando, che sa fare diagnosi corrette) a cui affidarsi abbia già un pò di esperienza con il nuovo farmaco o che osservi le indicazioni date dall’informazione scientifica e dalla letteratura scientifica a supporto.Quindi 40 mg
24/02/2010 alle 23:46 - Views: 68 #4959::Carissima Annalaura, grazie per il tuo intervento che, purtrppo, leggo soltanto ora.
da un mese e mezzo, come scrivevo, mio figlio ha sospeso tutte le terapie. In questo periodo ha avuto nausea, vomito, sonnolenza, mancanza di forze, astenia. lo abbiamo disintossicato con dieci flebo di tad 600 e questi sintomi da una settimana sono spariti. è rimasta la mancanza di voglia di fare, di uscire, di vedere persone. ma non ha più nessun attacco di panico, sono sparite le allucinazioni, gli attacchi di ansia, l’enuresi notturna. ed ha perso 13 chili. ha ripreso a mangiare senza avere mal di stomaco e nausea. il nuovo psichiatra gli ha prescritto levopraid e zarelis per il primo mese da 75 ed ora gli ha detto di prenderne 150. Non prende altro, non sente più il bisogno di prendere delorazepam che assumeva da 1 o da 2 quando sentiva ansia. mio figlio è tornato ad essere una persona normale, con lo sguardo sveglio, si arrabbia e poi gli passa come a qualunque essere mortale. Mio Dio verso dove lo avevano portato!
L’unica cosa che temo è che non ha voglia di fare niente, ed io ho l’impressione che qusto avvenga perché ha paura di confrontarsi, di dovere dimostrare risultati che lui al momento non si sente in grado di sostenere. Se solo avesse amici che venissero a trovarlo sono certa che riprenderbbe ad avere fidcia in se stesso e voglia di fare qualcosa ma purtroppo non ha quasi più nessuno. Lo stesso educatore che gli avevo affiancato oggi non vuole vederlo perché dice che non si sente di fare niente. Così come rimanda a riprendere le sedute con lo psicoterapeuta. Sento che abbiamo imboccato la strada giusta e intravedo uno spiraglio. Ma non so che altro fare se non cercare di farlo reagire esortandolo amorevolmente e a volte anche con fare deciso, ad uscire piano piano da questa situazione. Non mi viene nessun’altra idea. Mi sento svuotata. grazie comunque per qualsiasi suggerimento possa arrivare da ognuno di voi23/04/2010 alle 21:21 - Views: 68 #4991::Ciao, fossi in te gli starei meno addosso, la perdita’ di un amore fa’ male, a tutti. Metterlo in mezzo a medicine chimiche non sara’ peggio?
Se resta dipendente dagli psicofarmaci che fai? Lascialo vivere il suo dolore… non sarai una di quelle mamme che non vogliono vedere il proprio figlio vivere? Sei una di quelle che per il proprio bambino vede solo rose e fiori…Si muore d’amore solo nei romanzi…
Gli psicofarmaci ti fanno diventare un drogato…visto che sono droghe.
Fallo sbollire.13/09/2010 alle 00:32 - Views: 80 #5234::Mi interessa sapere come va, se tuo figlio è riuscito a superare la depressione, se l’interruzione degli psicofarmaci è stata una opzione vincente… spero che tu legga ancora questo forum, perché le problematiche che hai descritto sono condivise da molti giovani. Anche mia figlia sta passando un periodo bruttissimo, lasciata dal fidanzato, con depressione, ansia, fobie, ecc..la tua esperienza è importante, fammi sapere
28/04/2011 alle 21:55 - Views: 96 #5378::Cara Aleja, mi dispiace molto che non sono più entrata in questo forum e leggo soltanto ora il tuo messaggio entrando per caso nella pagina. Cosa posso dirti: sono passati sei mesi dall’ultimo mio post e mio figlio continua la sua battaglia dura ad essere sconfitta. Dallo scorso anno è migliorato con Edronax4mg al mattino e Zarelis 150 a pranzo. Non ha più avuto attacchi di panico e l’ansia è riuscito a controllarla senza delorazepam. Ma è rimasto isolato, senza nessuno attorno, senza voglia di far niente senon passare le sue sue giornate in casa, esce per comprare le sigarette ma rifiuta qualsiasi suggerimento. Gioca a play station, ha fatto qualche amicizia nella home di play station ma oltre non va. Da tre mesi abbiamo ridotto l’edronax a 2 mg e lo zarelis a 75 e sono spariti mal di testa ed incubi durante il sonno e da 4 giorni non assume più edronax che lo psichiatra ha sostituito con tymanax 25mg la sera. Tra qualche giorno elimineremo anche lo zarelis per lasciarlo soltanto con tymanax. Non c’è stato un solo farmaco che abbia avuto effetti positivi su mio figlio, soltanto effetti devastanti, era diventato un malato psichiatrico e piano piano ne sta uscendo. Non parla più della sua ex, sorride, scherza, è tornato ironico ma…non devi proporgli neanche una passeggiata perché dice che al momento non si sente di fare niente, continua a temere il confronto con gli altri. Difficile, mia cara, difficile vivere tre anni d’inferno come i miei. Rispondo anche ad infinitoxxx: facile dire di non stare addosso ad un figlio che nel suo malessere ti implora di aiutarlo, che ha paura di perdere anche te, madre, che ritiene l’unica persona almondo in quel momento, unica persona che conta per lui e che ritiene poter essere l’unica ad aiutarlo. E’ facile a dirsi.La mia vita è cambiata e anche quella di mio marito.Abbiamo evitato di lasciarlo solo perché non ha altri che noi due, vado al lavoro e rientro in casa per fargli sentire la mia presenza. Non demordo, sono certa che ne uscirà e non mi voglio scoraggiare. Mio figlio dovrà tornare come prima ma non con i farmaci che dopo tutti quelli che abbiamo provato posso dire tranquillamente che lo avevano rovinato, l’ho afferrato per i capelli. auguro alle tante madri che stanno vivendo situazioni analoghe di non arrendersi e soprattutto di non ascoltare il consiglio di chi suggerisce di allontanarsi perché deve farcela da solo, sono solo sciocchezze degne di chi queste storie le ha soltanto lette sui manuali di psichiatria e non vissuto sulla propria pelle. Io ora, con il supporto dello psichiatra di mio figlio che me lo ha letteralmente disintossicato, sostenendo che avevamo fatto di un ragazzo intelligente, intraprendente, un malato mentale, faccio di testa mia.
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