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Gentile Dottore, dopo ripetute crisi, circa un anno e mezzo fa fu somministrata a mio figlio una terapia a base di Depakin crhono 300 mg., da acquisirsi mediante tre compresse giornaliere. Nel corso dell’ultima visita di controllo, all’esito dell’EEG, e ritenuto che il paziente non aveva avuto ulteriori crisi, il medico ha disposto la riduzione della terapia, prescrivendo l’acquisizione di sole due compresse giornaliere da 300 mg.in luogo delle tre originarie. E’ inutile nasconderle che io e mia moglie stiamo in stato di massima allerta, giacchè temiamo che la nuova terapia possa determinare l’insorgenza di nuove crisi. Le domando: i protocolli medici cosa prevedono al riguardo? Fin quanto le nostre preoccupazioni sono infondate? Grazie