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  • #12757
    federico
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      Egregi futuri “colleghi”,
      volevo delle delucidazioni sul referto istologico di mia nonna:
      Donna, 73 anni, menopausa, affetta da esofagite da reflusso.
      Allora le è stato scoperto da me per caso una ciste sulla mammella dx nel mese di settembre.
      Il medico di base le ha fatto fare mammografia, ecografia e biopsia. Dall’ultima è emerso: Massa tumorale di 1,5 cm, Carcinoma stadio T1.
      Il 01/10 è stata sottoposta a quadrantectomia supero-centrale dx con applicazione di 4 clips in pregressa sede tumorale e asportazione del linfonodo sentinella individuato mediante linfoscintigrafia.

      Allego il referto istologico del linfonodo e della massa asportata.

      code :Referto Istologico: Carcinoma globulare infiltrante NAS G II. Non si rilevano emboli neoplastici endovasali. Linfonodo sentinella indenne da metastasi.

      Recettori: Estrogenici (Clone 1A5) e Progestinici (Clone 1A6) Positivi

      Immunoreattività nucleare: 70% delle cellule espressione intensa, 5% lieve.

      Attibità proliferante: (MIB-1/Ki67): 2%

      HER2/NEU: Debolmente positiva (2+), colorazione da debolmente a moderata di tutta la membrana in >10% delle cellule neoplastiche.

      Come terapia post-operatoria, il senologo le ha fatto avere consulto con oncologo con il quale inizierà la radioterapia, e probabilmente una terapia ormonale da dover fare a vita.
      Aggiungo che il laboratorio istologico ha preferito su richiesta del senologo di inviare il campione a Perugia per un ulteriore verifica data la risposta debolmente positiva del referto.

      Ora chiedo a voi c’è possibilità che esca fuori qualcosa di ulteriormente grave oppure possiamo dire di aver già dato???

      Grazie mille
      Distinti saluti

      #12758
      federico
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        Egregi futuri “colleghi”,
        volevo delle delucidazioni sul referto istologico di mia nonna:
        Donna, 73 anni, menopausa, affetta da esofagite da reflusso.
        Allora le è stato scoperto da me per caso una ciste sulla mammella dx nel mese di settembre.
        Il medico di base le ha fatto fare mammografia, ecografia e biopsia. Dall’ultima è emerso: Massa tumorale di 1,5 cm, Carcinoma stadio T1.
        Il 01/10 è stata sottoposta a quadrantectomia supero-centrale dx con applicazione di 4 clips in pregressa sede tumorale e asportazione del linfonodo sentinella individuato mediante linfoscintigrafia.

        Allego il referto istologico del linfonodo e della massa asportata.

        code :Referto Istologico: Carcinoma globulare infiltrante NAS G II. Non si rilevano emboli neoplastici endovasali. Linfonodo sentinella indenne da metastasi.

        Recettori: Estrogenici (Clone 1A5) e Progestinici (Clone 1A6) Positivi

        Immunoreattività nucleare: 70% delle cellule espressione intensa, 5% lieve.

        Attibità proliferante: (MIB-1/Ki67): 2%

        HER2/NEU: Debolmente positiva (2+), colorazione da debolmente a moderata di tutta la membrana in >10% delle cellule neoplastiche.

        Come terapia post-operatoria, il senologo le ha fatto avere consulto con oncologo con il quale inizierà la radioterapia, e probabilmente una terapia ormonale da dover fare a vita.
        Aggiungo che il laboratorio istologico ha preferito su richiesta del senologo di inviare il campione a Perugia per un ulteriore verifica data la risposta debolmente positiva del referto.

        Ora chiedo a voi c’è possibilità che esca fuori qualcosa di ulteriormente grave oppure possiamo dire di aver già dato???

        Grazie mille
        Distinti saluti

        #6423
        federico
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          Egregi futuri “colleghi”,
          volevo delle delucidazioni sul referto istologico di mia nonna:
          Donna, 73 anni, menopausa, affetta da esofagite da reflusso.
          Allora le è stato scoperto da me per caso una ciste sulla mammella dx nel mese di settembre.
          Il medico di base le ha fatto fare mammografia, ecografia e biopsia. Dall’ultima è emerso: Massa tumorale di 1,5 cm, Carcinoma stadio T1.
          Il 01/10 è stata sottoposta a quadrantectomia supero-centrale dx con applicazione di 4 clips in pregressa sede tumorale e asportazione del linfonodo sentinella individuato mediante linfoscintigrafia.

          Allego il referto istologico del linfonodo e della massa asportata.

          code :Referto Istologico: Carcinoma globulare infiltrante NAS G II. Non si rilevano emboli neoplastici endovasali. Linfonodo sentinella indenne da metastasi.

          Recettori: Estrogenici (Clone 1A5) e Progestinici (Clone 1A6) Positivi

          Immunoreattività nucleare: 70% delle cellule espressione intensa, 5% lieve.

          Attibità proliferante: (MIB-1/Ki67): 2%

          HER2/NEU: Debolmente positiva (2+), colorazione da debolmente a moderata di tutta la membrana in >10% delle cellule neoplastiche.

          Come terapia post-operatoria, il senologo le ha fatto avere consulto con oncologo con il quale inizierà la radioterapia, e probabilmente una terapia ormonale da dover fare a vita.
          Aggiungo che il laboratorio istologico ha preferito su richiesta del senologo di inviare il campione a Perugia per un ulteriore verifica data la risposta debolmente positiva del referto.

          Ora chiedo a voi c’è possibilità che esca fuori qualcosa di ulteriormente grave oppure possiamo dire di aver già dato???

          Grazie mille
          Distinti saluti

          #12756
          anonymous
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            Caro Federico,

            scusa il ritardo ma è un periodo veramente convulso.

            Mi sembra che i risultati istopatologici siano discretamente positivi:
            il carcinoma globulare è infatti di grado G2 (moderatamente differenziato): ti ricordo che il grading istopatologico del tumore della mammella riconosce 4 stadi: G1 – Ben differenziato, G2 – Moderatamente differenziato, G3 – Scarsamente differenziato, G4 – Indifferenziato.
            Inoltre si riscontra positività ai recettori ormonali sia estrogenici che progestinici con immunoreattività nucleare intensa nel 70& delle cellule e questo rende possibile e soprattutto efficace la terapia ormonale.

            La determinazione della attività proliferante mediante il Marker di Proliferazione MIB-1 (antigene ki67) ha un ruolo prognostico importante. Si riconosce un valore soglia del 14-15% ed i tumori che superano tale soglia hanno una più alta probabilità di recidiva sia nei pazienti con linfonodi negativi che con linfonodi positivi. Inoltre la positività MIB-1/ki67 è associata con una minore percentuale di sopravvivenza.
            Nel caso di tua nonna, quindi, anche questo “marker” risulta prognosticamente favorevole.

            Un discorso a parte merita la debole positività del fattore di crescita epidermico umano (HER2). La determinazione dell’espressione dei recettori per questo fattore viene fatta perchè, se presente, è possibile programmare una terapia con un nuovo farmaco biologico: il trastuzumab (HERCEPTIN) (http://www.torrinomedica.it/farmaci/Schedetecniche/HERCEPTIN.asp). Le linee guida del National Institute for Clinical Excellence sull’uso di trastuzumab nella cura del trattamento adiuvante del cancro della mammella in fase precoce con iperespressione dei recettori 2 per il fattore di crescita epidermico umano (HER2) (agosto 2006), dicono che “il trastuzumab è un’alternativa nel trattamento del cancro della mammella in fase precoce con iperespressione dei recettori 2 per il fattore di crescita epidermico umano (HER2), dopo l’intervento chirurgico, la chemioterapia (neoadiuvante e adiuvante) e la radioterapia (se appropriata).”

            Tuttavia il metodo Immunoistochimico per la determinazione dei recettori HER2, con una espressività debole come quella di nonna (2+) non è discriminante in quanto è possibile che si tratti di falso positivo, tanto che molti autori ritengono affidabile l’immunoistochimica solo se dà una positività di 3+.

            Un metodo molto più specifico e sensibile per la determinazione dei recettori HER2 è il FISH (Fluorescence in situ hybridization – Ibridizzazione in situ con fluorescenza) e può darsi che l’invio del campione a Perugia sia legato proprio ad una richiesta di ulteriore esame con FISH per avere la certezza della espressione dei recettori HER2.

            In conclusione, direi che, tutto sommato, il referto istologico di nonna è abbastanza buono ed apre la possibilità a diversi tipi di terapia, magari anche associati e, soprattutto, a prognosi discreta (senza dimenticare mai, ovviamente, che siamo di fronte ad un tumore maligno!).

            Ciao!

            #2252
            sanmag
            Amministratore del forum
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