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  • #8676
    anonymous
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      Marinella ci scrive:

      quote:

      Mio marito affetto da morbo di Crohn, è in cura con Azatioprina Wellcome da circa un anno. Il suo medico raccomandava di evitare una gravidanza per i prossimi 2/3 anni, durante i quali seguirà la terapia perchè potrebbero esserci malformazioni fetali. Ho letto tutte le indicazioni sia del foglietto illustrativo all’interno della scatola del farmaco sia quelle sulla pagina del vostro sito e mi sembra di aver capito che non sia così pericoloso, ed inoltre non parla chiaramente degli effetti possibili, se l’uso è da parte del padre e non della madre. Potreste gentilmente darmi ulteriori chiarimenti al riguardo. Grazie anticipatamente

      #8675
      anonymous
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        Cara Marinella,

        per quanto mi risulta, l’ azatioprina se può avere qualche effetto sugli spermatozoi, ha sopratytutto quello di inibire la spermatogenesi (cioè la formazione dei nuovi spermatozoi) riducendo quindi la fertilità. D’altra parte se uno spermatozoo va incontro a modificazioni del corredo cromosomico, quasi sempre perde la normale vitalità e motilità ed è quindi assai improbabile che uno spermatozoo “alterato” possa fecondare un ovulo. Questo è un meccanismo di difesa naturale che impedisce la fecondazione di un ovulo da parte di spermatozoi con corredo cromosomico anomalo.

        In aggiunta, ti riporto un articolo in cui si dimostra che addirittura donne in terapia con Azatioprina hanno avuto gravidanze del tutto normali:

        quote:
        ”Le donne colpite da epatite cronica auto-immune possono portare a termine una gravidanza senza rischi, se la loro patologia è ben controllata, secondo uno studio condotto da un’equipe britannica. Questa forma di epatite viene trattata con immunosoppressori, in particolare azatioprina, farmaco che risulta teratogeno nell’animale. Gli specialisti in 15 anni di osservazione hanno recensito 31 nascite derivate da 35 gravidanze in 18 donne differenti, 7 delle quali cirrotiche. L’età media delle donne era pari a 28 anni e in 2 casi la patologia epatica è stata scoperta con la gravidanza. Al momento del concepimento 15 donne hanno ricevuto l’azatioprina, in 9 casi in associazione a prednisolone; 7 donne sono state trattate con il corticoide in monoterapia e 1 con ciclosporina. Nove sono rimaste senza terapia. In 3 casi l’azatioprina è stata sospesa in previsione del concepimento, mentre per leper le gravidanze non programmate il farmaco è stato ridotto progressivamente. IN 2 casi si è verificato aborto a 20 settimane. Sulle 31 nascite, sono state identificate solo 2 anomalie: malattia di Perthes-Jungling (deformazione progressiva delle falangi) e un handicap mentale e fisico grave in un prematuro. Secondo gli autori ”questo studio dimostra chiaramente che le donne con epatite cronica auto-immune controllata possono portare a termine una gravidanza senza eccessivi rischi teratogeni”.

        Sarebbe opportuno che consultassi un genetista per esporgli il problema, tuttavia nel tuo caso ritengo ragionevolmente possibile una gravidanza senza rischi.

        Saluti!

        #225
        sanmag
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