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milena.
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13/01/2011 alle 07:42 - Views: 86 #14168::
Questo argomento è stato trattato tante volte, e ancora una volta mi rendo conto che buona parte degli psichiatri dovrebbe cambiare mestiere: trattare gli attacchi di panico con le sole benzodiazepine (xanax nel tuo caso) è un errore da principianti, sarebbe un po’ come trattare un dente cariato con gli antidolorifici senza andare dal dentista. Prova ne è che dopo un certo periodo hai sviluppato tolleranza verso lo xanax e non ha più avuto beneficio, il rischio è che a quel punto si tende ad alzare il dosaggio per poi divenire dipendenti. Più razionale è trattare i DAP con opportuni antidepressivi (di solito serotoninergici) e infatti anche qui hai la prova di un miglioramento più stabile. Il quesito come farli scomparire definitivamente è molto soggettivo, a volte si inizia a non avere più paura della paura, in molti hanno avuto benefici associando la cura farmacologica con una psicoterapia di supporto. L’importante è inparare a convivere con le nostre nevrosi, controllandole, come stai facendo, in modo da non farsi complicare troppo la vita.
Auguri
Simone13/01/2011 alle 09:09 - Views: 60 #1416913/01/2011 alle 09:14 - Views: 63 #7429::salve….ormai da tanti anni soffro di attacchi di panico…..anche se con il tempo sono scemati soprattutto perche’ evito le situazioni in cui mi si scatenano……..ovviamente tutto cio’ ha portato danni alla mia vita lavorativa e privata.
sono stato da uno psichiatra….anni fa , che mi ha consigliato lo xanax….inizialmente andava bene ma con il tempo siamo tornati come prima….hanno avuto maggiore effetto cure con antidepressivi , come l’eutimil……ora va decisamente meglio , ma credo che il problema ora sia la paura del panico…….sto avendo cmq successo nella sfera lavorativa , ma vorrei uscire cmq definitivamente dalla situazione……
Alex13/01/2011 alle 09:42 - Views: 48 #376313/01/2011 alle 09:45 - Views: 53 #14170::Quello che posso suggerirti è andare da un neurologo (se passi tramite ASL è gratuito) al fine di aggiustare eventualmente la terapia. 2- iniziare un percorso psicoterapeutico. Ci saranno periodi peggiori e tempi migliori, i DAP hanno questi ritmi alternati.
Ancora auguri per il disturbo.
Simone13/01/2011 alle 11:03 - Views: 59 #14171::Soffro di DAP da una ventina d’anni, dopo i primi attacchi di panico ovviamente è subentrata la paura della paura, cioè la paura che te ne venga un altro e siccome il panico gioca molto sulle suggestioni, non era facile vivere in quella situazione. Avevo tremila fobie, che non mi sarei mosso da casa, poi con il tempo con l’aiuto dello Xanax, psichiatra ma soprattutto un grosso lavoro fatto su di me, ora posso dire di fare una vita quasi normale eccetto per una o due fobie che mi sono rimaste, vedi la claustrofobia e viaggiare. La mia qualità di vita è notevolmente migliorata, ma ricordati, non devi accontentarti solo dei farmaci o dello specialista, dipende molto anche da una elaborazione interiore circa le cause dello scatenamento del panico in modo da mettere in atto un’arma di difesa mentale. Se non si rimuove la causa il panico con il tempo si puo’ controllare ma non guarire del tutto.
Ciao Eagle5314/01/2011 alle 09:13 - Views: 58 #1417214/01/2011 alle 17:28 - Views: 55 #1417315/01/2011 alle 08:40 - Views: 81 #1417417/01/2011 alle 13:05 - Views: 68 #14175::ciao mi permetto di inoltrarmi in questa conversazione per quanto con depressione e attacchi di panico ci faccio i conti da anni. Condivido pienamente un supporto psicologico, quest’ultimo aiuta tantissimo a trovare le cause scatenanti, associato a una cura farmacologica di antidepressivi come nel mio caso zoloft più xanax per il panico. Inizialmente ho effettuato solo la cura farmacologica che ha dato risultati positivi ma fine a se stessi mi rendevo conto di essere sempre sull’orlo del baratro e mi sono decisa a effettuare un lungo ciclo di sedute inizialmente neurologo poi psicologo. E’ importante questo sostegno ti aiuta a entrare nei meccanismi mentali più profondi e comprenderli….comprendendoli non vuol dire eliminarli ma semplicemente conviverci più serenamente…nessuno al mondo può cancellare il nostro passato, ma ci possono aiutare a vederlo sotto una prospettiva diversa e quindi elaborarlo in modo più sereno….le crisi di panico a mia umile opinione sono segnali di energia inespressa, ovvero vorremmo ribellarci a situazioni che ci fanno male ma non abbiamo la forza di farlo, ecco scatenarsi un conflitto interiore che porta a queste reazioni di ribellione…le crisi di panico…..aiutati con uno psicolgo o neurologo a secondo delle tue esigenze….è molto importante!!!!! Io a oggi ho risolto molto e sono riuscita a trovare un ottimo equilibrio staccandomi completamente da xanax e sporadicamente attingo a zoloft in quantità veramente esigue. In bocca al lupo Milena
17/01/2011 alle 13:42 - Views: 78 #14176::Cara Milena hai dato un’espressione dei DAP completa sia da un punto di vista psico-farmacologico che sociale, in effetti anche quando parli di astio verso determinate situazioni è una peculiarità dei DAP l’evitamento fobico ad es. agorafobia ecc. Ripeto che, per quanto difficile, bisogna imparare a convivere con le nevrosi: gli aiuti farmacologici servono come possono essere utili anche quelli psicologici, ma la Vera medicina è qui, dentro di noi.
17/01/2011 alle 18:58 - Views: 72 #1417718/01/2011 alle 08:53 - Views: 59 #14178::Sono felice di trovare uno scambio su questo argomento tanto complicato e difficile da esprimere, sento la necessità di esprimermi ancora per poter dare un ulteriore sostegno a chi è attanagliato nella morsa delle crisi da DAP, parlarne crea giovamento per chi trasmette e chi riceve. Le mie considerazioni sono parte del mio bagaglio personale e le varie esperienze a riguardo sono importanti forme di scambio per non sentirsi soli nel proprio incubo e forse sapere che tantissime altre persone ne soffrono ci fa sentire meno “anormali” Si perchè è così che mi sentivo, chiusa nel mio mondo oscuro, isolata, spaventata, da indurmi a vivere nelle essenziali funzioni vitali del mio corpo, poichè quelle emotive mi creavano terrore. La riscoperta di non essere l’unica al mondo a non soffrirne è stato motivo di sollievo, ho letto tanto sull’argomento per aiutarmi a capire. La mia prima considerazione è stata che essendo un soggetto sensibile, introspettivo, con forti valori morali, in questo caos che viviamo tutti i giorni, questi ritmi così frenetici, questi valori morali ormai diventati marginali dove prevale l’oggettività, l’esteriorità, la forma, mi sentivo emarginata, non riuscivo a esprimere me stessa nei vari aspetti della vita, provocandomi lentamente una sorta di chiusura interiore, con il risultato di forti implosioni di energia poichè non sapevo più a chi finalizzarla, oltre al rischio della facilità di prendere abbagli facendo entrare nella mia vita persone o situazioni sbagliate nella ricerca di affetto, sostegno e comprensione. L’errore più facile è questo…non avere più filtri e essere in balìa degli eventi pur di trovare un po’ di pace.Il bagaglio personale della propria esistenza è rilevante dove si nascondono elementi scatenanti del nostro malessere, ecco qui l’importanza del rapporto cause-effetti, le cause sono nel nostro vissuto gli effetti sono riversati nel nostro presente. Ha pienamente ragione musicmagic, le vie di uscita sono in noi, la forza e il coraggio di andarsi a scoprire non è per niente facile ma è l’unico punto di partenza, il continuo mentire a se stessi porta a un forte conflitto interiore. A oggi ho costruito i miei filtri che mi permettono di vivere la mia dimensione avendo il coraggio di dire no a ciò che mi nuoce, riconoscerlo, quindi elaborarlo, quindi eliminarlo e combattere perchè tutto questo si mantenga, e tutto il resto lo osservo come un film muto. certo esiste ma lo guardo non facendone parte. Il mio intento è di comunicarvi positività….è risolvibile partendo da Voi stessi….non cercate soluzioni al di fuori di Voi, non esistono, possiamo essere aiutati ma i primi a volerlo essere siamo NOI!!!!! Grazie per avermi ascoltato e FORZA!!!!! un abbraccio
21/01/2011 alle 06:51 - Views: 71 #14179::Io ho paura di tutto invece e vado avanti con lo xanax. Sono stata curata dal CSM e non so da quanti analisti sia psichiatri che pscicologi ma nulla è servito inoltre qualsiasi antidepressivo mi fa star ancora peggio cioè vedo le mura delle stanze che si ‘muovono’ ho tremiti e confusione mentale. Vi assicuro che ne ho provati parecchi. Adesso soffro anche di insonnia. Nonostante il sonnifero dormo 3 ore a notte (dormo alle 3 e mi alzo alle 6) ma nn mi sento stanca solo confusa e agitata. So prendendo dosi massicce di magnesio mag 2 in fialette e provo qualsiasi cura mi vogliate consigliare. Dimenticavo ho 48 anni e forse sono in pre menopausa nn avendo più il ciclo da mesi sono alta 165 e peso 52 kg.
Grazie x ogni aiuto!
Anna21/01/2011 alle 12:08 - Views: 62 #14180::All’inizio gli antidepressivi possono dare questa sensazione ovattata, vertigini, tremori ecc., ma non bisogna mollare e proseguire come prescritto dallo specialista, spesso si inizia con piccole dosi che vanno gradatamente aumentate. Attenzione che gli antidepressivi non possono essere stoppati di colpo ma vanno scalati gradatamente sempre sotto controllo medico. Cerca le risposte dentro di te, se non si fà un lavoro su stessi, psicologo, psicoterapueta ecc., servono a poco.
Ciao Eagle53 -
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