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    raffa800
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      Buongiorno sono una ragazza di 29 anni soffro di ansia e di attacchi di panico anche se non in maniera costante può passare anche un anno intero senza che abbia questi disturbi infatti da un anno e mezzo seguo una terapia cognitivo comportamentale.
      In seguito a un piccolo problema intestinale ho cominciato a mangiare di meno e a stare sempre più a casa fino a quando è iniziata la paura di uscire di prendere la macchina e poi tutta questa ansia e sfociata in attacchi di panico.
      Ho iniziato a prendere delle gocce di lexotan ma in manira irregolare e solo quando l’attaco era forte prendevo 10 gocce.
      da ieri ho cominciato a prendere l’alprazolam 7 gocce tre volte al giorno (anche se il medico mi aveva prescritto 10-10-15) ma stamattina mi sono svegliata confusa e con pensieri strani e allora per paura ne ho prese 5.
      il fatto è che gli ansiolitici così come gli antidepressivi (uno psichiatra mi aveva prescritto una volta l’alprazolam e l’entact)mi fanno una paura terribile e al solo pensiero di assumerli mi se
      nto male.
      queste gocce che prendo evitano gli attacchi di panico ma non mi tolgono questo senso di angoscia e di paura.
      che fare?
      inoltre i miei attacchi di panico non sono improvvisi ma seguono sempre un periodo di forte ansia.

      #13281
      musicmagic
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        Ciao, sembra un quadro ansioso/depressivo con agorafobia, faresti bene a seguire le cure specie nei dosaggi visto, peraltro che sono bassi. Le benzodiazepine (ansiolitici) tamponano ma non risolvono il problema che va affrontato con farmaci antidepressivi tipo gli SSRI. Rivolgiti ancora allo psichiatra o ad un neurologo ma segui alla lettera la terapia<b></b> . Eventualmente una psicoterapia di supporto potrebbe essere utile.
        Ciao

        #2798
        musicmagic
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          #13282
          solfonitrica
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            Cara Raffa800, quella che descrivi è certamente una chiara sintomatologia ansiosa. Le crisi di panico sono da considerarsi un semplice sintomo di uno stato ansioso protratto e non una patologia a sè. Non condivido del tutto il consiglio di musicmagic, l’ansia non è un problema neurologico ma un disturbo emotivo e quindi non è materia per neurologi. Il che significa che il tuo problema va affrontato da uno psicoterapeuta, il quale può aiutarti a capire quali schemi mentali ti portano a subire così pesantemente la tua situazione (nel rapporto con te stessa, con i famigliari, con il partner, con i colleghi ecc.). L’intervento farmacologico va ridotto al minimo e deve essere inteso solo come un supporto per alleviare i sintomi se impediscono di intraprendere serenamente un percorso terapeutico. Se ne puoi fare a meno è certamente meglio, il loro effetto è solo sintomatico e non curano un bel niente. Il cambiamento dipende da te e non aspettare farmaci miracolosi. Ciao e buon lavoro.

            #13283
            musicmagic
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              Questo forum si basa su argomenti prettamente scientifici non su opinioni personali che possono spiazzare il pz. Detto questo l’ansia non è una malattia se intesa nei limiti della vita di tutti i giorni anzi è una difesa del nostro organismo. Quando però condiziona la qualità della vita con DAP agorafobia (l’amica dice di aver paura ad uscire da casa) allora è patologica. Nessuno ha detto che esiste una ‘panacea’ ma ad oggi esistono farmaci che aiutano molto e non parlo delle benzodiazepine ma, casomai dei serotoninergici. Squisitamente materia della neurologia in quanto è dimostrato che nei soggetti con DAP ed altri disturbi legati all’ansia acuta e cronica entra in gioco il riassorbimento di alcuni neurotrasmettitori. Ben venga, come ho già detto, anche una psicoterapia di supporto.
              Saluti

              #13284
              giovidigi
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                ciao cara, non sono un medico ma ti sconsiglio di ricorrere troppo a lexotan o compendium perchè alle fine comunque fanno male.
                Ti consiglio una terapia da uno psicologo che si occupi di “terapia breve” ( in italia fondata da Nardone) cerca nella tua città chi la pratica perchè ti assicuro che è davvero ottima.
                un caro abbraccio

                #13285
                carter
                Moderatore
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                  Volevo ringraziare musicmagic per la risposta a solfonitrica precisa, opportuna,e, purtroppo, necessaria: le diagnosi e le terapie sembrano sempre meno appannaggio ESCLUSIVO (come dovrebbero essere) dei medici e sempre più di chiunque abbia un minimo di interesse (di qualsivoglia genere, non ultimo quello economico) per gli argomenti medici. Questo porta s pericolose deviazioni interpretative delle patologie, come, emblematicamente, nel caso di raffa80.
                  Pregherei quindi, come amministratore di questo forum, solfotronica ad astenersi dal fare affermazioni diagnostiche e terapeutiche non fondate su una precisa preparazione MEDICA, avendo tra l’altro dimostrato con il suo intervento, la sua profonda impreparazione nei riguardi delle patologie psichiatrico-neurologiche.

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