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  • #11498
    calicojack
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      Perchè se in questo periodo cerco di ubriacarmi non ci riesco? Mi spiego. Se alzo un po’ il gomito, non divento, come normalmente mi accadeva, più euforico e “spensierato”. Divento depresso e apatico e mi viene un sonno pazzesco. Forse è una domanda un po’ stupida ma leggendo la firma ( Chi fa domande è uno sciocco per 5 minuti, chi non fa domande è uno sciocco per tutta la vita) ho pensato di postarla lo stesso.
      Grazie ciao

      #11495
      anonymous
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        La principale azione dell’alcol si esplica a livello di sistema nervoso centrale, con una duplice risposta: in un primo tempo compare uno stato euforico (il soggetto può apparire eccezionalmente brillante ed espansivo), poi si presentano sintomi da depressione psichica (diminuzione delle capacità mentali – tristezza, movimenti rallentati e impediti – fino al coma, a seconda dei livello di alcolemia).
        Quindi attualmente non hai piu’ lo stato euforico (ebbrezza alcoolica) e questo potrebbe voler dire che stai sviluppando assuefazione all’alcool e che per ottenere lo stesso effetto devi aumentare il dosaggio.
        Ti consiglio vivamente di smettere perchè l’alcool è una sostanza chimica (un vero e proprio farmaco) che ha effetti alla lunga devastanti sull’organismo.

        Ciao!

        #1476
        sanmag
        Amministratore del forum
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          #11496
          calicojack
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            Grazie per la risposta. Io però bevo piu o meno una volta al mese. Un’altra domanda. Si parla spesso di danni dovuti all’abuso cronico di alcool, ma possono esserci delle conseguenze anche per un suo abuso acuto?

            #11497
            anonymous
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              Certo: si parla di intossicazione acuta da alcool e gli effetti possono essere anche molto gravi.
              Ti riporto un riassunto estratto da un articolo di tossicologia:
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              La gravità delle manifestazioni cliniche della intossicazione acuta alcolica è dipendente dalle caratteristiche del soggetto e dalla qualità e quantità degli alcolici assunti. L’etanolo per la sua liposolubilità, solo dopo pochi minuti dalla assunzione penetra prontamente la barriera emato-encefalica fino a raggiungere nel cervello un tasso alcolico simile a quello ematico.
              Nei soggetti non alcolisti e quindi poco tolleranti, i primi sintomi compaiono con livelli di alcolemia compresi tra 50 e 90 mg/dl. L’assunzione contemporanea di altre sostanze tipo psicofarmaci o altre droghe accentua i disturbi. L’assorbimento delle bevande alcoliche a livello dell’apparato gastrointestinale dipende da vari fattori quali, lo stato di ripienezza dello stomaco e la concentrazione alcolica delle bevande. Noi sappiamo che il 70% dell’alcol assunto è assorbito dallo stomaco, il 25% dal duodeno e solo un 5% raggiunge l’angolo di Treitz e si ritiene che il passaggio dell’alcol dal lume gastro-duodenale al sangue avvenga rapidamente per un meccanismo di diffusione passiva. Nel soggetto digiuno oltre il 90% di una dose di alcol assunto è assorbito dopo circa un’ora, il picco alcolemico si raggiunge entro 45 minuti dall’assunzione, l’ingestione contemporanea di cibo, soprattutto se ricco di grassi, rallenta notevolmente l’assorbimento dell’alcol (1).
              Inizialmente l’effetto dell’etanolo (con livelli di alcolemia compresi tra 50e 99 mg/dl) è caratteristicamente euforizzante poiché riduce l’attività inibitoria della sostanza reticolare sulla corteccia cerebrale (2): il soggetto risulta così logorroico, con eloquio caratteristicamente scoordinato, disinibito, ha una andatura barcollante, può essere tachicardico e tachipnoico, già a queste dosi i riflessi sono molto rallentati, con diminuita capacità percettiva con tendenza a distrarsi e con incapacità ad affrontare situazioni impreviste, tanto che la guida di veicoli in queste condizioni risulta estremamente pericolosa. Aumentando il livello alcolemico (100-199 mg/dl) si manifesta il reale effetto depressivo dell’etanolo sul SNC: da uno stato di ebbrezza si passa così ad uno stato di ubriachezza vera e propria, caratterizzata da un globale rallentamento delle capacità percettive e di comprensione del soggetto; questi può cadere con estrema facilità in un sonno profondo, dal quale è comunque facilmente risvegliabile, il tono dell’umore inizialmente euforico, può divenire francamente depresso, può presentare incontinenza degli sfinteri e segni di coinvolgimento del SNA quali pallore cutaneo e midriasi.
              Con livelli ancora più elevati (200-300 mg/dl) l’intossicazione si fa veramente grave: il soggetto appare confuso, soporoso, a volte in preda ad allucinazioni e deliri a complicare il quadro possono sopraggiungere aritmie cardiache, alterazioni dell’equilibrio acido-base, disordini elettrolitici e crisi convulsive.
              Valori superiori a 300 mg/dl causano un progressivo obnubilamento del sensorio con ipotermia, ipotensione e depressione respiratoria fino al coma etilico. Nella realtà il coma etilico è infrequente e può essere facilitato dalla contemporanea assunzione di psicofarmaci o altre droghe e spesso richiede una
              Manuale di alcologia – Parte Terza: trattamento
              diagnosi differenziale con altri quadri nosologici quali il coma epatico, il coma ipoglicemico o quello post-traumatico o da intossicazione da altre sostanze.
              Il quadro più classico della intossicazione acuta alcolica è l’ubriachezza cosiddetta semplice, caratterizzata da uno stato di euforia con perdita delle inibizioni fino ad arrivare ad uno stato di depressione con vari gradi di alterazione dello stato di coscienza, l’individuo riduce le sue capacità percettive sia visive che uditive fino a perdere il senso delle misure, si riduce la sua capacità di comprensione e di elaborazione mentale, appare molto rallentata la sua capacità di risposta con riflessi rallentati, è incapace di reagire agli imprevisti, presenta una disarticolazione del linguaggio e disturbi dell’equilibrio con andatura insicura fino alla incapacità di mantenere la stazione eretta; dal punto di vista clinico il paziente si presenta tachicardico con tachipnea, vasodilatazione periferica con ipotensione, aumentata soglia del dolore, iporeflessia, sonnolenza e confusione, tremori, nausea e vomito con alito alcolemico.
              La terapia nei gradi lievi moderati di alcolemia prevede solo di attendere la completa metabolizzazione dell’alcol da parte dei tessuti senza adottare altre misure ad eccezione di quei casi ove sussistano altre malattie concomitanti. Il ricorso ad ipnotici e sedativi, deve essere attentamente valutata per il rischio di depressione respiratoria che ne può derivare.
              Nei casi invece più gravi, in cui è presente sopore e vomito, sia per rimuovere alcol residuo dallo stomaco, sia per allontanare residui alimentari che potrebbero essere responsabili di polmoniti ab ingestis, è indicato praticare una lavanda gastrica; inoltre poiché l’etanolo può determinare una disidratazione secondaria a poliuria da riduzione della secrezione di ADH è utile infondere soluzioni saline per ristabilire l’equilibrio idro-salino.
              In alcuni soggetti predisposti, portatori di patologie complesse di tipo psichiatrico o degenerativo del SNC l’ubriachezza assume toni patologici caratterizzata da importanti alterazioni dello stato di coscienza con disorientamento temporo-spaziale e gravi reazioni ansiose associate spesso a crisi convulsive o reazioni psicotiche con agitazione e confusione mentale, deliri ed allucinazioni.
              L’etilista cronico, pur maggiormente resistente alla azione dell’alcol rispetto al forte bevitore occasionale, può comunque presentare più facilmente gravi emergenze cliniche quali: disidratazione isotonica con acidosi se concomita diarrea o con alcalosi in relazione al vomito, shock ipovolemico da emorragie del tratto digestivo, coma iperosmolare per azione diretta dell’alcol.
              In questi casi la terapia deve essere mirata a superare le emergenze che si vengono a creare monitorizzando attentamente i parametri vitali dei pazienti presso strutture ospedaliere ad elevata specializzazione.
              <hr height=”1″ noshade id=”quote”></blockquote id=”quote”></font id=”quote”>

              Leggi e medita![:)]

              Ciao!

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